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S.A.
28 novembre 2012
Pili: esposto Ue contro la Tirrenia
Il deputato sardo Mauro Pili ha esposto la denuncia alla Commissione Europea rispetto a quello che ha definito «un vero e proprio raggiro delle normative comunitarie»

CAGLIARI - «Un affare colossale giocato a colpi di vernice e di occulte spartizioni di 572 milioni di euro destinati alla continuità territoriale della Sardegna. Operazioni societarie prima annullate e poi ricostituite in modo surrettizio e occulto nella rotta italo greca della compagnia Grimaldi e della Moby lines verso la Tirrenia. Un evidente aggiramento delle norme e della decisione della Commissione Europea di vietare quel tipo di concentrazione societaria sui mari della Sardegna».
Il deputato sardo Mauro Pili ha esposto così la denuncia alla Commissione Europea rispetto a quello che ha definito «un vero e proprio raggiro delle normative comunitarie e della stessa decisione europea rispetto alla concentrazione societaria vietata in occasione della vendita della Tirrenia alla Cin». Secondo Pili ci sarebbe «il tentativo maldestro di trasformare prima le navi greche di Grimaldi e poi quelle di Onorato in navi della Tirrenia è solo funzionale ai propri affari, non certo a quelli della Sardegna e dei sardi».
«Che si tratti di furbizie da basso cabotaggio – ha detto Pili - è dimostrato dal fatto che prima le navi greche sono state totalmente verniciate e adesso, una volta scoperta il trucchetto, quelle della Moby lines vengono presentate con due marchi». «Tutto questo - conclude - giocato con accordi e furberie che qualcuno sta avvallando a discapito della Sardegna. Senza la revisione delle convenzioni con il drastico ridimensionamento dei prezzi per i passeggeri l’affare della Tirrenia si confermerà un regalo di 560 milioni di euro dello Stato ai signori napoletani che pensano di continuate ad esercitare un monopolio indisturbato sui mari sardi».
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