Stefano Idili
11 giugno 2005
Un cimitero d’auto come benvenuto ad Alghero
Numerose auto abbandonate, arrugginite, con vetri rotti, pericolose sia per chi si reca in prossimità delle carcasse che ovviamente dannose per l’ambiente per le sostanze chimiche che possono rilasciare

ALGHERO – Il biglietto da visita per una città è la cura con cui essa si presenta ai propri visitatori. L’impatto ambientale è ciò che sicuramente si nota subito. Ad Alghero, c’è da sottolinearlo, non mancano le zone in cui fiori e verde danno decoro a strade e vicoli. Ma si dovrebbe fare di più. E soprattutto bisognerebbe non dare una brutta impressione a chi si appresta a visitare la città catalana attraversando una delle due arterie principali della città. Infatti, chi provenendo da via V. Emanuele in direzione Alghero, arriva al famigerato incrocio con il rilevatore d’infrazioni elettronico, si trova sulla propria sinistra un deplorevole spettacolo, tra l’altro già segnalato dal nostro giornale tempo addietro. Numerose auto abbandonate, arrugginite, con vetri rotti, pericolose sia per chi si reca in prossimità delle carcasse che ovviamente dannose per l’ambiente per le sostanze chimiche che possono rilasciare. Sicuramente l’Assessore Francesco Carboni, già solerte nell’intervenire sempre in merito al recupero delle varie carcasse sparse per il territorio mediante un operazione del 2003, si preoccuperà di trovare una soluzione a questa situazione. Quell’area, che sorge proprio all’ingresso di Alghero sarebbe utile diventasse una zona verde, una reale area per servizi, con delle aiuole come già successo in altre parti della città. A quel punto per chi arriva, turisti e locali, non si presenterebbe più l’indecoroso scenario che tutt’ora persiste. E poi non dovrebbe essere difficile risalire ai responsabili del deposito di quelle carcasse… l’autorimessa è proprio lì davanti.
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