ALGHERO - Si ferma a Olbia la corsa del Fertilia che durava da 13 settimane. La capolista allenata da Mauro Giorico ha vinto per 2 a 1 al termine di una partita più nervosa che bella, che finisce fra le polemiche. Ha vinto la squadra che aveva il pronostico a favore, ma il Fertilia ha fatto sudare la compagine gallurese, che a tratti è sembrata in affanno, e sovente ha usato maniere forti, con un eufemismo definita “cattiveria agonistica”. E passano in secondo piano la rete di Carboni, quella di Aloia, la prodezza davvero pregevole di Alessandro Piras, capace di segnare in rovesciata acrobatica. Sotto accusa è finita la direzione di gara dell’arbitro sassarese che ha mostrato una grande sudditanza psicologica nei confronti della blasonata Olbia.

Si badi bene anch’essa danneggiata, ma che alla fine prende il risultato finale che è quello che conta di più. Declinato, dagli algheresi, l’invito di partecipare al terzo tempo a fine gara (il classico spuntino con panino e bevanda), perché il Fertilia si è sentito defraudato nel risultato finale. E se alla vigilia perdere con la blasonata Olbia ci stava eccome, alla fine della contesa il rammarico e la rabbia sono esplosi. Fertilia che tuona contro gli arbitri per una gara definita scandalosa. L’arbitro di Sassari Pazzona è riuscito a scontentare tutti, vincitori e sconfitti.

Massimiliano Paba tecnico del Fertilia ha un diavolo per capello, perde la calma e il suo classico aplomb che lo contraddistingue da tempo: «Sono rammaricato e deluso - attacca - ogni anno ce ne capita una nuova (con l’Olbia n.d.r.), questa volta un arbitraggio incredibile, dove ci è stato negato un rigore evidentissimo che è stato visto da tutti, e anche gli stessi giocatori avversari a fine gara lo hanno ammesso. Siamo stati vittime di una ingiustizia arbitrale, penalizzati dalle sue decisioni. Al nostro Roberto Carboni - affonda Paba – è stato impedito di giocare, su di lui entrate mirate che si vedevano lontano un miglio, tutte meticolose e in zone del campo che fanno pensare a una premeditazione».

«I nostri giocatori sono stati maltrattati. Ma l’arbitro non è intervenuto. Se devono vincere per forza va bene - prosegue Paba riferito all’Olbia - vadano pure, ma così in modo sfacciato non si può accettare. Sono molto deluso, perché ce la siamo giocata alla pari, e alla fine le decisioni arbitrali fanno pendere la bilancia da una sola parte». Doveva essere una bella domenica di calcio giocato e alla fine la fa da padrone il calcio parlato. L’Olbia comincia a prendere sembianze, carattere e cattiveria del "Giorico-pensiero", dove il calcio, all’occorrenza, è fatto di pressione e fisicità, dove i giocatori poco inclini a mettere la gamba non trovano spazio, e se gli avversari preferiscono la tecnica e la leziosità, la "Giorico-truppa" si esalta.

OLBIA – FERTILIA 2 - 1
OLBIA: Manis; Masia (85’ Spano), Di Gennaro, Varrucciu, Malesa; Capuano (69’ Piccinnu), Lartey, Piras, Tedde; Aloia (91’ Budroni), Pozzebon. Allenatore Mauro Giorico.
FERTILIA: Piras; Agostini, Dedola, Ledda, Sini, Mereu, Palmisano (68’ Puddu), Piga (81’ Luiu), Santona ( 50’ Letizia), carboni, Pinna. Allenatore Masimiliano Paba.
Arbitro: Pazzona di Sassari
Reti: 20’ Carboni (F); 52’ Aloia; 63’ Piras
Note: Spettatori 400 circa. Ammoniti Malesa, Masia, Di Gennaro (Olbia); Agostini, Dedola, Ledda, Sini, Mereu e Piga( Fertilia).

Nella foto: Massimiliano Paba e Mauro Giorico