Gianni Marti
23 giugno 2005
Strada Alghero – Sassari - Aeroporto: l’Anas presenta il progetto Divergenze in commissione
Il progettista: «Abbiamo modificato il progetto perchè impattasse meno con l’ambientetutte ... le zone attraversate, oltre a essere rispettate, saranno arricchite e riqualificate, per esempio rinfoltendo i parchi e trasferendo le essenze»

ALGHERO – Il progetto sulla futura strada Alghero – Sassari - Aeroporto continua a far discutere. Un’aula consiliare gremita quella che ieri sera (22 giugno) ha ospitato la terza e la quarta commissione del comune di Alghero, riunitasi nei locali di via Columbano per analizzare lo stato dei lavori di progettazione della nuova Strada Statale. Per l’importanza e la delicatezza dell’argomento, visti anche i problemi sociali che tale realizzazione può provocare, sono stati numerosi i cittadini (molti dei quali coinvolti in prima persona nella questione riguardante gli espropri) che vi hanno partecipato. Il dibattito è stato presieduto dal consigliere di Fortza Paris Maurizio Pirisi, che ha introdotto i lavori e descritto l’importanza strategica della nuova rete viaria, fondamentale per i collegamenti di tutta la zona centro-settentrionale dell’isola. La parola è poi passata all’assessore ai Lavori Pubblici Giancarlo Piras che ha ricordato ai presenti il fatto che l’importante realizzazione è opera dell’Anas (sia a livello finanziario che progettuale) e non del Comune di Alghero, che, seppur non coinvolto economicamente, è comunque molto interessato. E’ seguita poi una lunga e interessante esposizione del progettista, Ing. Renzo Solmona, che ha esposto un excursus storico di quelle che sono state le tappe principali della progettazione, attraverso i tre principali periodi: 1991, 1998 e infine il 2005. Sono state chiarite le varie fasi che hanno portato all’attuale progetto, poi modificato perchè l’opera finita potesse essere meno invasiva possibile. «Abbiamo modificato il progetto – spiega Solmona - perchè impattasse meno con l’ambiente. La strada attuale, infatti, perchè non andasse a ledere altre zone non interessate attualmente da reti viarie di alcun genere, è stata progettata in maniera tale che scorra parallelamente alla rete ferroviaria. Abbiamo dovuto rispettare anche le opposizioni della Sovrintendenza che ci ha imposto di creare dei piccoli polmoni di verde. E tutte le zone attraversate, oltre a essere rispettate, saranno arricchite e riqualificate, per esempio rinfoltendo i parchi e trasferendo le essenze. Infine particolare attenzione è stata riposta sul Rio Calvia, grazie a un progetto che andrà a rivalutarne l’alveo». Poi il discorso dell’ingegnere si è soffermato sulla parte finale della strada, ovvero su quella brettella che collegherà via Vittorio Emanuele alla Strada dei Due Mari: «Non sarà un’asettica super-strada a quattro corsie ma un viale cittadino alberato, dotato di illuminazione e marciapiedi che permetterà di godere del panorama circostante».
Ma sono i consiglieri Cherchi e Curedda a sollevare qualche dubbio sulla nuova strada. «Quella che inizialmente avrebbe dovuto attraversare la zona di Ungias – afferma indignato il consigliere della Lista Giorico – era molto più stretta. Quella attuale invece entra e spacca! E che dire di Quella curva nella zona Sella & Mosca? - chiede Cherchi – Perchè si è preferito non invadere i terreni dell’azienda vitivinicola a scapito di quelli dei privati cittadini? Bisogna porre maggiore attenzione alle scelte, perchè è comunque il Consiglio Comunale che deve garantire il meglio ai propri cittadini». Anche il consigliere della Margherita non è convinto: «La città di Alghero si deve preoccupare di un intervento che ferisce le città. Sarà un’opera che ne limiterà lo sviluppo perchè avverrà prima della disposizione del Puc». L’investimento previsto è di circa venti milioni di euro e i tempi di realizzazione - se si dovesse iniziare subito, fatte salve le proteste dei cittadini espropriati – sono calcolabili in circa 2 o 3 anni.
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