Stefano Idili
1 luglio 2005
Da camion a ingombrante caseggiato: sotto esame un chiosco del Lido di Alghero
La struttura, che sorge in via Lido, non era stata ignorata sia per l’ingombro della sede stradale che per la mutazione così repentina, che poco si addice all’impatto estetico di quell’area

ALGHERO – Un chiosco mutante al Lido i cui cambiamenti non sono passati inosservati. Neanche ai pubblici ufficiali del Comune di Alghero. Nel breve periodo il plesso si è trasformato da camion a prefabbricato in legno e mattoni. La struttura in esame, che sorge in via Lido, adiacente all’edicola nei pressi dell’incrocio con via Ales, non era stata ignorata sia per l’ingombro della sede stradale che per la mutazione così repentina, che poco si addice all’impatto estetico di quell’area. La questione è anche approdata nell’ultimo consiglio comunale, dove i consiglieri Tonio Bassu e Gianni Cherchi, avevano già segnalato come ci potessero essere gli estremi affinché la stessa arretrasse di qualche metro, vista la palese invasione della sede stradale. «Sarebbe preferibile – aveva sottolineato Cherchi - un arretramento di almeno due metri di quella struttura che riversandosi così sulla carreggiata può causare un certo pericolo per la clientela che, stando così le cose, si troverebbe a fare la fila in mezzo alla strada». Il chiosco, dunque, aveva da subito fatto sorgere qualche dubbio sulla sua legittimità, sia per l’ingombro ma anche per la celerità con cui si era passati da un punto commerciale mobile ad un caseggiato, in un punto non propriamente adatto. E pare che le cose non siano tutte conformi a quanto stabilisce la legge per quel tipo di pubblici esercizi. Infatti, il Comune avrebbe già attivato dei controlli sulla regolarità di alcune procedure messe in atto dai responsabili di quell’attività commerciale.
Nella foto: il prefabbricato di via Lido
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