A.B.
15 marzo 2013
Solidarietà: Un uovo per la ricerca
«Nella ricerca per la cura dell’Atassia Di Friedreich non esiste l’uovo di Colombo», dichiarano dalla GoFar

CAGLIARI - «Nella ricerca per la cura dell’Atassia Di Friedreich non esiste l’uovo di Colombo». Questo l’emblematico slogan utilizzato per richiamare ad una collaborazione proficua in favore del sostegno alla ricerca su questa malattia genetica neurodegenativa causa di grave disabilità fisica.
Domenica 17 marzo a Cagliari, i banchetti della GoFar saranno collocati rispettivamente in piazzale Trento (dalle ore 9 alle 13,30) ed in via Dante, davanti alla “Coin” (dalle 15 alle 20,30). Si potranno scegliere le “Uova GoFar”, squisite uova artigianali di cioccolato al latte o fondente prodotte unicamente da maestri cioccolatai locali. «Scegli le Uova GoFar perché tutti siamo fatti di geni, sia sani che difettosi, che ereditiamo dai nostri genitori e dai nostri più lontani antenati e trasmettiamo ai nostri figli e alle generazioni future». E’ un’ulteriore iniziativa, che risponde all’esigenza di una continua ed incessante acquisizione di fondi proprio ora che, fortemente sostenuta dal “Fondo Gofar”, è in corso a Torino la prima fase della sperimentazione clinica sull’uomo con un farmaco specifico per la patologia.
L’intento di GoFar, che ha finanziato lo sviluppo di tale farmaco unitamente ad altre associazioni europee e americane, è quello di supportare tutte le tre fasi della sperimentazione che precedono l’immissione in commercio del farmaco. Tra l’altro, in Sardegna sono già stati individuati più malati di quanto non dicano le statistiche riguardanti territori più vasti. Incidenza dovuta, evidentemente, all’insularità, come accade per altre malattie genetiche. Una ragione in più per intensificare la collaborazione anche nel nostro territorio.
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