S.A.
30 marzo 2013
Grandi Eventi: sindaci contro la Regione
Dalla Cavalcata alla Sartiglia: i sindaci di Nuoro, Sassari, Oristano e Cagliari si oppongono alla decisione della Regione Sardegna di destinare metà del finanziamento per i grandi eventi alla pubblicità

SASSARI - I sindaci di Nuoro, Sassari, Oristano e Cagliari si oppongono alla decisione della Regione Sardegna che ha stabilito che metà del finanziamento per i grandi eventi come la Sagra del Redentore, la Cavalcata, la Sartiglia e Sant’Efisio, debbano essere spesi per la pubblicità. «Tale prescrizione - scrivono i sindaci al presidente della Regione e all’assessore al Turismo Luigi Crisponi - appare vincolante e non consente alle Amministrazioni organizzatrici di svolgere il programma a tutela dell’immagine, della cultura, dell’identità e delle tradizioni dell’Isola, andando ad intaccare proprio i contenuti dell’iniziativa a vantaggio della, seppur importante, pubblicità».
La prescrizione è contenuta nella delibera regionale numero 10/42 del 21 febbraio 2013 che fissa i criteri per i contributi per manifestazioni di pubblico interesse. Alessandro Bianchi, Gianfranco Ganau, Guido Tendas e Massimo Zedda ritengono che «dimezzare il contributo per l’organizzazione pura e l’attuazione del programma significa davvero mettere a rischio gli standard qualitativi e di eccellenza raggiunti dalle rispettive organizzazioni e si rischia di compromettere la maestosità e solennità delle nostre manifestazioni».
I sindaci chiedono al presidente della Regione e all’assessore al Turismo «di rivedere la decisione e propongono di rivedere le quote previste “con la destinazione a pubblicità di non meno del 20 per cento dell’intero contributo concesso». L’assessore alla Cultura del comune di Nuoro Leonardo Moro sottolinea come la decisione della Regione costituisca una «stringente compressione dell’autonomia decisionale degli Enti, costretti ad organizzare le manifestazioni con i vincoli di un finanziamento che, di fatto, penalizza lo svolgimento della festa».
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