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A.B.
23 aprile 2013
«Napolitano, una sfida per il cambiamento»
Il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci sottolinea favorevolmente le picconate ed il richiamo alle riforme all’interno del discorso di insediamento del capo dello Stato

ROMA - «Un reiterato invito a riformare le Istituzioni e la politica». Così il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Ugo Cappellacci ha commentato il discorso di insediamento del capo dello Stato Giorgio Napolitano.
«Il secondo mandato di Napolitano – ha evidenziato Cappellacci - prende le mosse da alcune significative picconate e da una forte volontà di ricostruire il Paese, sopra le macerie di una crisi non solo economica, ma anche morale e sociale. La sfida del cambiamento ora si disputa non più sulle parole o su richiami alla piazza, ma sulla capacità di essere conseguenti con l’azione politica fin dall’inizio della Legislatura. Chi oggi invoca la democrazia, parla più o meno velatamente di golpe, non potrà un domani eludere tale dibattito, sfuggire da quello che è stato definito il “dovere della proposta” o, peggio ancora, dichiararsi contrario».
«L’elezione diretta del presidente della Repubblica è l’unico strumento che può garantire il massimo livello di democrazia. Tutti gli altri offrono solo a un numero limitato o ad una cerchia ben individuata di cittadini la possibilità di esprimere la propria voce. La volontà di cambiamento – ha concluso il presidente della Regione Sardegna - non può fermarsi all’invocazione della piazza, ma deve essere sostenuta alla prova dei fatti».
Nella foto: Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
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