Le parole di Franco Uda (Arci) in occasione della presentazione del lavoro in scena al Teatro civico con gli studenti che hanno partecipato al treno della memoria
SASSARI - Sono tornati da Cracovia con gli zaini pieni di emozioni, di esperienze e di una parte della storia difficile da dimenticare. Questa mattina al Teatro civico gli studenti del Nord Sardegna che hanno partecipato alla seconda edizione del "Treno della memoria", hanno raccontato il loro viaggio attraverso le immagini, le musiche e le parole di chi ha vissuto in quegli anni.
Sulle note di una chitarra gli studenti, travestiti da ebrei e nazisti, hanno letto le testimonianze dei sopravvissuti, delle vittime, dei responsabili di terribili atti, e di chi, sul palco vestito di grigio, rimase indifferente al compiersi di una tragedia umana. Uno spettacolo emozionante nato dal viaggio di 110 studenti sardi che a marzo, insieme ad altri 900 provenienti da tutta Italia, hanno visitato i campi di concentramento di Auschiwtz e Birkenau, il ghetto ebraico, la fabbrica di Schindler partecipando inoltre ad attività di gruppo. L'iniziativa, realizzata dall'Arci regionale della Sardegna, da Terra del Fuoco e sostenuta dal Comune di Sassari ha richiamato a teatro i ragazzi delle altre scuole che hanno assistito allo spettacolo.
«Prima del viaggio avevamo fatto un percorso educativo e al ritorno i ragazzi hanno riflettuto sulla loro esperienza» ha detto Franco Uda, presidente regionale Arci. «Grazie alla guida degli educatori che hanno interagito in chiave tecnica, gli studenti sono riusciti a realizzare questo importante lavoro. Abbiamo preferito interagire con loro non in maniera paternalistica ma lasciando libero spazio».