Da Sant´Anna precisano che il divieto è dovuto a vecchie verifiche che ancora gravano sul bilancio quadriennale che la Regione prende in esame per emettere le disposizioni
ALGHERO - «L’Amministrazione si trova costretta ad emettere un’ordinanza di divieto di balneazione anche se di fatto l’acqua è pulita. Le nuove disposizioni regionali impongono infatti di vietare la balneazione in quei tratti di mare che nell’ultimo quadriennio hanno fatto registrare parametri fuori norma. E’ il caso della zona di San Giovanni, dove, oltre al tratto del canalone in cui il divieto è permanente per legge in quanto soggetto agli apporti di acque bianche, anche il tratto di mare successivo, corrispondente alla zona della rotatoria e al tratto immediatamente contiguo dovrà essere sottoposto a divieto».
Così spiegano da Sant'Anna l'
ordinanza che, di fatto, impedisce la balneabilità per un lungo tratto di mare, e obbliga le autorità preposte a far rispettare le stringenti prescrizioni.
«Questo nonostante i parametri della qualità delle acque risultino entro la norma nel 2012 e anche nella stagione in corso - precisa l'amministrazione comunale - a pesare negativamente sulla balneabilità sono infatti i riscontri relativi al 2010 e 2011, in cui vennero rilevati superamenti dei livelli delle presenze di batteri previsti dalla legge. Il divieto è quindi dovuto a vecchie verifiche che ancora gravano sul bilancio quadriennale che la Regione prende in esame per emettere le disposizioni ai Comuni. L’Amministrazione si deve quindi attenere alle norme vigenti che la costringono ad attendere le prossime verifiche e le successive determinazioni dell’Arpas per eliminare il divieto».
Nella foto: parte del tratto di mare interdetto alla balneazione