Quattro differenti zone saranno interessate dai nuovi ormeggi in Area Marina protetta: Punta Giglio, Punta S. Antonio, Cala Dragunara, Punta del Dentul e Pineta Mugoni.
ALGHERO - Sono circa 3 ettari di mare all’interno dell’area marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana per realizzare 4 differenti zone di ormeggio ed in particolare tre punti d’ormeggio destinati ai centri di immersione tra Punta Giglio e Punta S. Antonio, quattro punti d’ormeggio destinati a imbarcazioni per il traffico passeggeri a Cala Dragunara, 14 punti d’ormeggio a Punta del Dentul (due destinati ad imbarcazioni per il traffico passeggeri e 12 destinati ad unità da diporto) ed altri due destinati a punti d’ormeggio ad unità da diporto nelle acque antistanti la pineta di Mugoni e l’hotel Corte Rosada.
Si prevedono due tipologie di boe e sistemi di ormeggio: quelle per imbarcazioni con dimensioni sino a 12 metri e quelle per imbarcazioni con dimensioni sino a 18 metri. Le boe - secondo il progetto originario - potranno essere dedicate all'utilizzo sia per le imbarcazioni da diporto che per le imbarcazioni da traffico, ovvero destinate al diving, pesca-turismo o trasporto passeggeri.
Questo è quanto sta per essere autorizzato dal Settore Demanio dell’Assessorato regionale all’urbanistica, con un costo previsto di circa 300mila euro (nel progetto anche la valorizzazione della
Torre Nuova), importo inserito nel piano triennale delle opere pubbliche appena deliberato dal Comune di Alghero. Entro il 7 giungo p.v. coloro che hanno interesse possono presentare osservazioni all’Assessorato degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica della Regione Autonoma della Sardegna: tutti gli atti possono essere visionati presso il Servizio Territoriale Demanio e Patrimonio di Sassari, via Roma 46 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 11,00 alle 13,00).
Foto d'archivio