Stefano Idili
23 agosto 2005
A Macomer si celebra il ritorno del rock: Pgr e Marlene Kuntz insieme in concerto
La storia di Pgr e Marlene va di pari passo con le vicende degli ultimi vent’anni della musica alternativa in Italia

MACOMER- La storia del rock tutta in una serata: Pgr e Marlene Kuntz, insieme dal vivo per un concerto eccezionale venerdi 26 agosto a Macomer. Straordinario non solo per la valenza, storica e attuale, degli artisti ma anche perché non è facile che entrambi si esibiscano insieme nella stessa sera, a parte qualche festival. Soprattutto da quando il mitico bassista Gianni Maroccolo, fondatore dei Litfiba e colonna portante del rock “made in italy”, suona con entrambe le band. La storia di Pgr e Marlene va di pari passo con le vicende degli ultimi vent’anni della musica alternativa in Italia. Infatti Pgr, vuol dire Cccp, Csi, cioè dal punk degli anni ’80, alle prime forme di musica rock alternativa italiana fino ai successi da classifica con “Tabula Rasa Elettrificata” quando raggiunsero, fatto storico, il primo posto nelle chart dello stivale. Govanni Lindo Ferretti voce, Gianni Maroccolo basso, Giorgio Canali chitarre, Pino Gulli alla batteria, Cristiano della Monica alle percussioni e, non sempre, Chiara Bagni alle danze. Questi sono ad oggi i protagonisti dell’esibizione dei Pgr, molto più d’impatto e con nessuno orpello elettronico rispetto al tour del precedente album, lo straordinario disco anonimo che pur non vedendo molte copie può essere definito come il primo, e ben riuscito, esperimento italiano di incrocio tra forma canzone e elettronica d’ambiente. Ma Ferreti & co. ci hanno abituato a non abituarci, alcune volte si suona seduti e altre in piedi, come adesso. E dunque ecco che con “D’anime e d’animali”, l’ultima fatica discografica, si ritorna alle origini a “Ko de Mondo” a “T.r.e.”, dove le chitarre e il basso sono i protagonisti. Questo è ciò che ci si deve aspettare anche dalla loro scaletta nell’appuntamento sardo. Per definire i Marlene Kuntz,Cristiano Godano, Riccardo Tesio e Luca Bercia e, come detto, Gianni Ma roccolo, le parole più conformi, in una veste differente da quella attribuibile ai Pgr, sono fedeltà, tenacia, costanza. Infatti negli anni, a parte qualche sfumatura, sono sempre rimasti ligi al loro “noise rock” influenzato in prima analisi dai grandi Sonic Youth, ma ultimamente incline ad aperture inglesi vista la produzione del mago Rob Ellis (già con P.J. Harvey e Nick Cave). Dunque un appuntamento da non perdere, sia per chi da anni segue questi artisti, sia per chi si è avvicinato da poco al mondo delle “Cupe Vampe” e vuol godersi un vera e indimenticabile “Festa mesta”.
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