Red
23 settembre 2005
Festivalguer, il quintetto di Raimondo Dore chiude la rassegna Jazz
Oggi è di scena il polistrumentista algherese che si esibirà con Sandro Satta al sax, Carlo Sezzi alla batteria, Marcello Peghin alla chitarra e Salvatore Maltana al contrabbasso

ALGHERO - Il Festivalguer chiude il sipario agli appuntamenti del Forte della Maddalena con la magia del jazz. L’ultimo appuntamento del Teatro all’aperto nel cuore della città catalana è per venerdì 23 settembre alle 21,00 con il polistrumentista Raimondo Dore, che per l´estate algherese si propone al pianoforte come leader di un quintetto collaudato, con Sandro Satta al sax, Carlo Sezzi alla batteria, Marcello Peghin alla chitarra e Salvatore Maltana al contrabbasso, tra riletture e trasposizioni del “classico” in un linguaggio diverso e originale che trova una naturale evoluzione nell’interpretazione e nella creazione jazzistica (ingresso 10 € - sconto carnet 5 €). Una serata che chiude in grande stile anche la parentesi jazz, organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con Jazz in Sardegna e Sardegna Concerti, che ha visto per tutta l’estate scorrere nella Riviera del Corallo straordinari nomi del firmamento jazzistico nazionale ed internazionale tra sperimentazione, classica, elettro-jazz, etno-jazz, latin-jazz, standards, per far assaporare agli appassionati il gusto di un jazz fatto soprattutto di sconfinata passione, semplicità, sguardi, sorrisi e rispetto artistico.
Al jazz gli si riconosce la qualità di poter rendere completamente nuove le composizioni “antiche”. Nella musica composta o interpretata da Raimondo Dore si intuisce un rigore di base di origine classica che trova uno spontaneo svolgimento nella produzione jazzistica. Non si tratta di “jazzificare” testi classici, né di eseguire variazioni sul tema in chiave moderna, ma di rileggere e trasporre il classico (ma solo certo classico) in un linguaggio diverso e con strumenti diversi (Dore è ciò che si definisce un polistrumentista), prediligendo il pianoforte e il sax. Il gruppo è già testato, la conoscenza con Marcello Peghin e Salvatore Maltana è una storia vecchia, con Satta e con Sezzi risale ad una decina di anni fa. Per la capacità alchemica della musica di creare, dissolvere e modificare le formule dei gruppi, in duo, in trio, o in quartetto, tutti hanno già suonato con tutti; Peghin, Sezzi e Maltana hanno già costituito un trio e Raimondo Dore e Sandro Satta, uno dei più originali e versatili sax alto d’Europa, hanno già avuto modo di dialogare musicalmente, un incontro che anche questa volta si presenta promettente, con brani originali e probabilmente qualche sorpresa.
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