S.A.
3 ottobre 2013
Degrado al Porto: le lettere del Wwf
Segnalazione dell´associazione ambientalista all’assessore al Demanio della Regione, al sindaco di Alghero e alla Guardia Costiera. Degrado, sicurezza e incuria nel porto

ALGHERO - «A poche decine di metri di distanza dalla porta a mare, riaperta dopo una chiusura di quasi tre secoli e, dedicata a Carlo V, c’è un’altra porta spalancata che introduce al molo di sopraflutto del porto di Alghero, ma attraverso essa si entra in un mondo nel quale è ormeggiato il degrado». Così il Wwf di Alghero annuncia la segnalazione all’assessore al Demanio della Regione, al sindaco di Alghero e alla Guardia Costiera.
«Il contesto di questo molo appare come un cantiere di lavori interrotti e non è chiaro, in assenza di cartelli, se l’accesso al pubblico sia consentito” – ha dichiarato Carmelo Spada presidente del Wwf locale - l’accesso avviene attraverso una sorta di “porta” di cantiere costituita da assi di legno sconnessi, rete metallica, chiodi e cardini fatti incredibilmente con il filo di ferro arrugginito».
Il Wwf chiede all’autorità marittima «se abbia già rilevato queste situazioni di degrado, se abbia riscontrato reati di carattere penale, se abbia identificato eventuali responsabili e trasmesso segnalazione all’autorità giudiziaria». E «se il molo sia liberamente accessibile al pubblico e chi abbia in carico l’area (Demanio regionale, Comune di Alghero, ditta o società esecutrice di lavori, eventuale gestore pubblico o privato etc.); se la “porta di cantiere” risponda a criteri di sicurezza previsti dalla normativa vigente; se essa sia posta a delimitazione di un cantiere non accessibile al pubblico e, qualora fosse un cantiere di lavoro, se si abbia conoscenza della ditta esecutrice e soprattutto del responsabile della sicurezza».
Nella foto: una bici abbandonata nel porto
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