Venere Rosati
1 ottobre 2005
Festival della Filosofia, abitare è uno dei modi dell’essere uomo
Questo l’oggetto della riflessione che ha visto coinvolti ieri il docente di filosofia Pier Aldo Rovatti, il critico letterario Pier Paolo Antonello, lo storico dell’arte Toni Toniato e i filosofi Donà e Tagliagambe

ALGHERO - Uno sguardo consapevole verso i tanti modi di abitare e di essere per trovare una identità comune nel pluralismo di lingue, architetture e culture dell’Europa. Questo l’oggetto della riflessione che ha visto coinvolti ieri, nell’atmosfera suggestiva del Museo Diocesano d’Arte Sacra, il docente di filosofia Pier Aldo Rovatti, il critico letterario Pier Paolo Antonello, lo storico dell’arte Toni Toniato e i filosofi Massimo Donà e Silvano Tagliagambe. Dopo la presentazione iniziale da parte del dirigente dei servizi culturali Salvatore Masia sul nuovo concetto di Museo applicato al territorio, contro i rischi delle speculazioni edilizie, il tema cardine dell’intera manifestazione ossia “l’abitare”, è stato interpretato nei diversi significati: letterario, filosofico o architettonico. Abitare è il simbolo dei tanti modi di essere dell’uomo, dalla casa calviniana di cui ha parlato Pier Paolo Antonello, all’isola virtuale raccontata come esperienza personalmente vissuta dal filosofo Pier Aldo Rovatti durante gli anni del suo insegnamento a Trieste; dall’architettura come arte plasmatrice alle possibilità di abitare l’arte di cui ha parlato Toni Toniato.In tutte queste argomentazioni è emersa la problematicità dell’abitare gli spazi contemporanei e soprattutto l’esigenza di recuperare l’uso degli spazi e della cultura dall’oblio dei tempi moderni. In queste parole l’invito a proiettarsi nel futuro senza però perdere la consapevolezza del proprio passato.
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