A.B.
15 gennaio 2014
Risoluzione Massidda: si va in Assemblea
Il deputato del Movimento 5Stelle Nicola Bianchi commenta la decisione del Governo di spostare la discussione sulla revoca della nomina di Piergiorgio Massidda quale commissario straordinario dell’Autorità portuale di Cagliari

CAGLIARI - Il deputato del Movimento 5Stelle Nicola Bianchi commenta la decisione del Governo di spostare la discussione sulla revoca della nomina di Piergiorgio Massidda quale commissario straordinario dell’Autorità portuale di Cagliari
Oggi doveva essere il giorno della votazione della risoluzione in Commissione, a mia prima firma, che chiede la revoca della nomina di Piergiorgio Massidda come commissario straordinario dell’Autorità portuale di Cagliari. E invece questo pomeriggio, durante la seduta della Commissione Trasporti, il Governo ha deciso di spostare la discussione della risoluzione in Assemblea in base al comma 3 dell’articolo 117 del regolamento della Camera. Il sottosegretario ai Trasporti Rocco Girlanda, dopo l’annuncio della riformulazione della risoluzione da parte del Governo e il rinvio del voto ad altra seduta, ha ritenuto più opportuno demandare la decisione all’Aula. Secondo il Regolamento, infatti, “alla fine della discussione, il Governo può chiedere che non si proceda alla votazione di una proposta di risoluzione e che di questa sia investita l'Assemblea”. Il dibattito in Commissione, sia oggi sia la scorsa settimana, aveva già fatto emergere le posizioni a favore della revoca della nomina di Massidda da parte di Pd, Sel e Scelta Civica, oltre naturalmente all’appoggio dei colleghi del M5S. Contrari si erano manifestati Ncd e Forza Italia. Per questo motivo auspico e prevedo un voto favorevole a larga maggioranza della risoluzione.
Piergiorgio Massidda non ha le competenze per ricoprire il ruolo di presidente dell’Autorità portuale di Cagliari. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con una sentenza emessa il 26 settembre scorso. La sentenza ha fatto decadere la sua nomina a presidente avvenuta nel 2011. Il medico cagliaritano non ha la massima e comprovata qualificazione professionale richiesta dalla legge 84/1994 per svolgere il ruolo di presidente, perché nella sua lunga carriera politica si è occupato prevalentemente di sanità e non di economia dei trasporti. Non può, a maggior ragione, avere le competenze per ricoprire il ruolo di commissario straordinario della stessa Autorità. Il ministro Lupi, invece, con il decreto di nomina a commissario straordinario del 26 novembre 2013 ha violato di fatto l’esecutività della decisione dei giudici amministrativi. Con il voto dell’Aula mi auguro che si faccia maggiore chiarezza sulla vicenda e che successivamente, nel più breve tempo possibile, si proceda a nominare presidente dell’Autorità di Cagliari una persona che abbia tutti i requisiti previsti dalla legge in materia, soprattutto il requisito della grandissima esperienza professionale nel settore portuale.
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