Gigi Sanna
1 febbraio 2014
L'opinione di Gigi Sanna
Il popolo deve tornare sovrano
Il Movimento Zona Franca per “Gigi Sanna Presidente” è l'unica forza politica di questa campagna elettorale, che non dice solo cosa fare ma dice anche come fare: Apriamo la porta della democrazia e facciamo entrare il popolo con il referendum propositivo senza quorum con dovere di applicazione. Diamo un calcio nel deretano alla casta dei politici che promette in campagna elettorale e poi è smemorata per 5 anni. Che Il popolo torni veramente “sovrano”.
Per avere la legittimazione democratica di una proposta politica, il cittadino deve oggi fondare un partito o entrare in un partito, poi lottare perché quella sua singola iniziativa entri nel programma dello stesso. Questo iter blocca la passione per la politica della gente normale. Urge quindi istituzionalizzare la raccolta firme per avere il diritto a proporre il referendum propositivo. A livello regionale e comunale si può riportare la politica alla sua dimensione originaria.
Comitati spontanei di semplici cittadini, proporranno delle iniziative locali (un parco, una pista ciclabile etc.) dettando nuove priorità alle amministrazioni, diventando sempre più consapevoli delle possibilità finanziarie del proprio comune e creando quindi una conoscenza condivisa più forte e specifica della "res pubblica”. La politica non sarà più solo quella che vogliono “loro” ma quella che vuole la gente: Trivellazioni, gasdotti, autodeterminazione del popolo Sardo, costi della politica sono temi tipicamente referendari, perché trasversali, non appartenenti alle vecchie posizioni ideologiche di destra e sinistra, peraltro ormai del tutto anacronistiche soprattutto a livello regionale e comunale.
Per evitare che gli interessi dei grandi conglomerati urbani siano troppo dominanti, il voto dei referendum regionali dovrebbe avere due tipi di maggioranza per essere convalidato: quella degli elettori e quella dei territori. In questo modo si rispetterebbe anche il volere politico delle zone meno popolose ma con vasta superficie. I signori politici della nostra regione hanno paura dei referendum propositivi come i vampiri dell’aglio; il referendum è volontà popolare pura, su contenuti che interessano tutti i Sardi. Possiamo far valere il senso comune del “buon padre di famiglia” e sconfiggere con questo strumento la partitocrazia, che difende le proprie posizioni di potere a discapito del benessere della comunità.
*Candidato alla Presidenza della Regione
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