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A.B.
19 febbraio 2014
«Via i cassonetti nel Parco di Porto Conte»
Il Wwf rivolge al Commissario cittadino le proposte per il nuovo appalto di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel territorio del Parco regionale di Porto Conte

ALGHERO – Il Wwf, in relazione al nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti che il Comune di Alghero sta definendo, ha deciso di rivolgere una serie di proposte al Commissario di Alghero Antonello Scano. Con una nota inviata anche al direttore del Parco regionale di Porto Conte Vittorio Gazale ed al comandante della Polizia locale Guido Calzia, viene evidenziato che, nel corso di diversi mesi, l’associazione ambientalista ha condotto il monitoraggio delle discariche che si formano vicino ai cassonetti dislocati nel territorio del Parco regionale di Porto Conte.
«Il monitoraggio è stato effettuato in particolare lungo la Sp55, il parco di Sant’Imbenia e il piazzale per le grotte di Nettuno nel promontorio di Capo Caccia – ha dichiarato il presidente del Wwf Alghero Carmelo Spada – Il rilevamento della situazione ha indotto il Wwf ad effettuare diverse segnalazioni alle Istituzioni locali e alla Procura della Repubblica. La situazione, nel corso dei mesi non cambia significativamente ed è inaccettabile in qualsiasi parte del territorio, ancor di più all’interno del parco naturale di Porto Conte – ha proseguito l’esponente ambientalista – La foto scattata qualche giorno fa nel parco di Sant’Imbenia conferma i dati già rilevati nei mesi precedenti».
Il Wwf, considerato quanto documentato attraverso un dossier fotografico, ritiene opportuno che nell’ambito del nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che si andrà a definire, si debba prevedere l’eliminazione dei cassonetti nel territorio del Parco regionale di Porto Conte con un’eventuale predisposizione di aree rigorosamente presidiate e sorvegliate (qualora necessario) vicino a contesti antropizzati. «Il Wwf – conclude Spada – ritiene fondamentale, per il mantenimento della qualità del territorio, il coinvolgimento dei residenti delle borgate che sono le prime “sentinelle” dell’ambiente da mettere a stretto contatto di proficua collaborazione con la Polizia locale e le Guardie Forestali nella prevenzione e repressione dei reati ambientali».
Nella foto: I cassonetti a Sant’Imbenia
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