Red
14 aprile 2014
Fuga da Berlusconi anche in città Tedde cerca il jolly straniero
Da primo partito in città alle ultime regionali (grazie all´effetto-Tedde) al rischio di implosione con i recenti scandali nazionali e la fuga di pezzi eccellenti dal partito. Marasma tanto a destra quanto a sinistra a 40 giorni dal voto. Congelata la triade Martinelli-Pais-Conoci

ALGHERO - Forza Italia trema a Roma e implode in periferia. E così dopo gli scandali che nel tempo hanno segnato il partito di destra nato con la discesa in campo dell'imprenditore-editore Silvio Berlusconi, è con gli ultimi accadimenti che vede sgretolare il proprio consenso: dieci mesi da scontare ai servizi sociali per Berlusconi (su quattro anni di condanna); fuga con arresto per Dell'Utri (il co-fondatore del partito); sondaggi a picco in tutte le regioni. E in Sardegna pesa la recente batosta elettorale con Ugo Cappellacci relegato a capo di un'opposizione che - per ora - non c'è.
E' questo il quadro a tinte fosche appeso in molte sedi forziste sparse in tutta Italia, col malumore che giorno dopo giorno coinvolge sempre più coordinamenti locali e vede sempre più politici in fuga, alcuni dei quali davvero eccellenti: da Maurizio Lupi a Renato Schifani, Gaetano Quagliariello, Roberto Formigoni, fino a Fabrizio Cicchitto, Maurizio Sacconi e l'ex braccio destro di Berlusconi Paolo Bonaiuti.
Una fuga da Forza Italia che in questi giorni è chiaramente evidente anche in Riviera del Corallo, dove tra poche settimane si eleggerà il nuovo sindaco dopo dieci anni di dominio berlusconiano (con Marco Tedde sindaco), due commissariamenti e una breve parentesi targata Stefano Lubrano (l'imprenditore di destra che ha votato Cappellacci e il Pd ha promosso primo cittadino). Il vero problema per la riproposizione della "vecchia" alleanza di Centrodestra, infatti, è proprio Forza Italia, che nessun partito (se si escludono i riferimenti locali di Fratelli d'Italia, Nuovo Centro Destra e parte del Psd'Az,) vuole al suo fianco nonostante il bottino di voti che ancora potrebbe garantire.
E allora ad Alghero non rimane che sparigliare. Congelata la triade Martinelli-Pais-Conoci, in attesa di capire con quali forze potersi presentare agli elettori si fa largo l'ipotesi di trovare un jolly straniero, meglio se riferibile a Riformatori, Udc o Psd'Az, così da giocarsi tutto e tentare all'ultimo minuto di ricostruire una coalizione che - a questo punto - farebbe acqua da tutte le parti.
Nella foto: Silvio Berlusconi in Piazza Civica ad Alghero
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