Marco Tedde
7 maggio 2014
L'opinione di Marco Tedde
Bruno con il diavolo e l´acqua santa
La campagna elettorale che impegna le forze politiche algheresi è quantomeno bizzarra. Come bizzarra è la coalizione che esprime come candidato Bruno. Le forze politiche della sinistra sono in campo senza un minimo di criterio, con una sinistra frantumata e in parte ricomposta in modo singolare, con la coalizione di Bruno che annovera al suo interno l’Udc e spezzoni di Sel e del Pdci. Un preoccupante caleidoscopio politico. Un fraudolento tentativo – quello di Bruno - di realizzare una operazione di sincretismo che punta maldestramente ad amalgamare pensieri politici diametralmente opposti.
Un’operazione che limita i suoi effetti positivi al momento elettorale ma che fin d’ora appare dannosa per la comunità algherese nell’ipotesi in cui la furbesca coalizione sincretica dovesse prevalere e andare al governo della città. E’ difficile mettere assieme il diavolo e l’acqua santa. E’ impossibile coniugare la visione cattolica della famiglia, di cui l’Udc era fiero sostenitore, con la visione libertaria del nucleo di base della nostra società e con i Dico.
In questo scenario che pare uscito da un frullatore impazzito si stagliano alcuni ben identificati pastori d’anime, che secondo le regole di San Gregorio Magno dovrebbero essere discreti nel tacere e utili nel parlare, che in modo avventato, aggirando la vocazione e la tradizione, si schierano in campagna elettorale piuttosto che custodire il gregge che gli è stato affidato. Questo atteggiamento di tutela degli interessi elettorali di qualche prescelto li distoglie dalla cura delle anime e di fatto grava di consensi forze elettorali che non fanno del credo cristiano un cavallo di battaglia. La cura pastorale, dimenticano questi pastori modernisti, è intrisa del dovere di prendersi cura di tutti in modo solidale e fraterno e non settario.
*Consigliere regionale di Forza Italia
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