Federica Caboni
17 maggio 2014
L'opinione di Federica Caboni
Estate a quattro zampe ad Alghero
E’ già da diversi anni che è presente l’ordinanza regionale in materia di balneazione riguardo i cani in spiaggia, la quale ha richiesto ad ogni comune costiero l’istituzione di una spiaggia con libero accesso agli amici a quattro zampe. Siamo nel 2014 e i comuni che hanno applicato questa ordinanza risultano essere 25 e tra questi è scandaloso non leggere il nome della nostra Alghero, città che vanta un altissimo flusso turistico su cui si basa gran parte della nostra economia e che sicuramente, concretizzando questa opportunità, aumenterebbe le presenze data la quantità ingente di famiglie che hanno la necessità di portare in vacanza anche il loro cane. Ricordiamo che questa ordinanza è stata presentata non solo per rispondere ad una pressante richiesta turistica, per contrastare la piaga dell’abbandono che come tutti sappiamo aumenta notevolmente nel periodo estivo, ma anche per sostenere una crescita civile su un tema ormai molto sentito da troppe famiglie.
Mi preme sottolineare che l’amore per gli animali non ha colore politico e che, prendere la decisione di attrezzare un punto della spiaggia, tra l’altro già individuata nell’ultimo tratto di Maria Pia, non deve
corrispondere assolutamente a schierarsi contro un numero ingente di possibili elettori ancorati alle vecchie convinzioni che pongono il cane solo come un veicolo di malattie e nemico pericoloso. Credo che nella attuale società sia ormai giunta l’ora di accettare l’integrazione dell’animale domestico, è un traguardo civile che si deve assolutamente raggiungere. E’ logicamente indispensabile tutelare coloro che hanno paura , chi viene danneggiato dall’irresponsabilità dei padroni ed è altrettanto giusto multare e punire il padrone incivile.
Perché tutto questo sia possibile è necessario creare il giusto equilibrio, il quale può essere garantito attraverso l’approvazione del regolamento, dei limiti e degli obblighi a cui dovranno attenersi non gli animali, bensì i loro conduttori-accompagnatori, la presenza di sorveglianza, l’iscrizione all’anagrafe canina, le vaccinazioni e la dotazione di museruola qualora si stabilisse l’effettiva pericolosità dell’animale. L’istituzione deve essere garante di giustizia per tutti, amanti e non amanti degli animali. Riguardo la gestione dell’area da destinare ai cani, è bene valutare la possibilità di affidarla alle associazioni di volontariato sensibili alla tematica e che tutti i giorni hanno a che fare con la problematica dell’abbandono. Svegliamo questo comune dormiente perché il mio cuore e i miei occhi da amante dei cani urlano solo un diritto al rispetto da mettere in atto.
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