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Daria Chiappe 21 maggio 2014
In 13mila al Circuito Danza Sardegna
Attraverso il perseguimento di un livello di offerta sempre più alto, il Circuito Danza Sardegna è riuscito ad incrementare anno dopo anno nell’isola il pubblico della danza, spesso ristretto. Ora, dopo la soddisfacente stagione appena trascorsa, l’Ente regionale si prepara ad uscire dal teatro, per portare la danza tra gli spettacolari siti archeologici sardi
In 13mila al Circuito Danza Sardegna

CAGLIARI - È calato da poco il sipario sulla stagione 2014 della danza ponendo così fine ad una programmazione florida che va ora ad aggiungersi alle precedenti, mettendo in luce la qualità crescente raggiunta negli anni dal Circuito Danza Sardegna. Nel corso delle stagioni infatti l’ente organizzatore ha cercato di raggiungere un livello sempre più alto, riuscendo così ad attirare ed incrementare il pubblico, attestatosi quest’anno intorno alle 13.288 presenze per 26 spettacoli realizzati in Sardegna. Un numero considerevole se si pensa alla piccola elite di appassionati della danza e ciò spinge a credere quanto, una giusta programmazione, dei coraggiosi investimenti, un’adeguata campagna critica e pubblicitaria, capace di informare ed orientare il pubblico, siano in grado di trasformare l’arte coreutica in una grande attrattiva. Ma non solo; l’incremento raggiungo è anche un chiaro segnale di quanto le persone siano attratte dalla qualità ed esigano qualità, indipendentemente dall’ambito artistico.

Ad alternarsi infatti sul palcoscenico sono stati stavolta artisti e compagnie eccellenti, per un totale di cinque spettacoli di ottimo livello, al punto da rendere complessa la scelta del migliore. Ad aprire la stagione, la splendida étoiles dell’Opéra di Parigi Eleonora Abbagnato, applaudita con ammirazione dal pubblico del Teatro Comunale di Sassari, riempitosi per l’occasione. Altrettanta partecipazione ha poi visto lo spettacolo di tango, un ballo da sempre in grado di coinvolgere un gran numero di appassionati. Maggiormente rivolti ai conoscitori del mondo della danza invece sono stati i restanti tre spettacoli, ovvero l’artistico e coinvolgente “Le Quattro Stagioni” di Mauro Astolfi e della Spellbound Contemporary Ballet, l’originale e fisico “Puzze” dei Kataklò ed infine il comico e scenografico “Rossini Cards” insieme all’emozionate “Don Q.” di Mauro Bigonzetti ed Eugenio Scigliano. Una stagione insomma che ha saputo soddisfare ogni gusto, spaziando dal mondo classico al mondo contemporaneo, dalle realtà folkloristiche a quelle disciplinari e sportive, costata all’incirca 450,000 euro. Un investimento che è stato possibile effettuare grazie ai contributi del pubblico cresciuto negli anni, risultato di una politica progettuale vincente e della presenza alla base di un gruppo organizzatore capace.

Ed è proprio in direzione di un miglioramento sempre crescente che il Circuito Danza Sardegna desidera procedere anche il prossimo anno, tanto da porsi nuovi e promettenti obiettivi, come quello di dare vita ad una programmazione triennale, così da assicurare spettacoli nell’isola per un più lungo periodo, di incrementare a 50 il numero degli spettacoli da proporre e di allargare l’offerta a 15 Comuni (quest’anno erano circa 13), nella speranza di includere tra questi Alghero e dunque «di ritornare nel bellissimo Teatro Civico». Nel frattempo l’Ente ha già fissato alcuni importanti appuntamenti estivi con la danza, tra i quali si distingue la rassegna giovani autori di danza intitolata “Opere sommerse”, nata in collaborazione con l’associazione Danzalabor, che si terrà a Cagliari dal 14 al 26 giugno, e due nuove produzioni, una ad opera del coreografo Mvula Sungani intitolata “Danze dal mare” e l’altra realizzata da Daniele Cipriani con il coinvolgimento di Rossella Brescia e l’attrice Vanessa Gravina, intitolata “Donna, Mito e Passione”. Entrambe le rappresentazioni animeranno quindi, dal primo al 10 agosto, tre zone archeologiche note della Sardegna, ovvero il Teatro romano di Nora, gli scavi di Tharros a Cabras e il Monte Sirai di Carbonia, per un uso alternativo dello spazio all’insegna della danza, della musica dal vivo e della teatralità.



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