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Antonio Sini 10 gennaio 2006
Volpe Sarda investita a Fertilia
Gli animali stanziali del Parco di Porto Conte si avvicinano sempre più alla città: sarebbe opportuno recintare il perimetro dell’Area protetta
Volpe Sarda investita a Fertilia

ALGHERO - Non fa più notizia vedere sulle strade, animali randagi che vengono investiti dalle auto in transito. La cronaca spesso riporta di cinghiali che nell’area parco finiscono sotto le macchine, talvolta provocando dei danni alle stesse vetture. Così altri animali selvatici, difficili da evitare per gli automobilisti, quando sbucano all’improvviso e non è raro che i forestali debbano intervenire per rimuovere le loro carcasse dalla carreggiata. Ma vedere un bel esemplare di volpe sarda (Vulpes Vulpes Ichnusae), vagare a pochi metri dal centro abitato di Fertilia, percorrere la provinciale per Santa Maria La Palma, ed essere investita da una vettura che transitava, dopo il tentativo vano di scansarla, non è cosa di tutti i giorni. L’impatto fra l’autovettura e la volpe è avvenuto nei pressi dell’ingresso dell’accampamento degli zingari Rom. Tanta la curiosità dei passanti, tutti a constatare che non si trattava di un gatto. Ha destato attenzione la presenza di un animale che notoriamente si muove nelle ore crepuscolari, vagare a metà mattinata, quasi spaesato, forse affamato. Non è spiegabile altrimenti come la volpe si aggirasse in pieno giorno a poche decine di metri dal centro abitato. Forse l’aver abbandonato il suo habitat naturale, ovvero la macchia mediterranea alta, gli anfratti, sotto i cespugli, può avere più di una spiegazione. Sicuramente si può rilevare però che gli animali stanziali del Parco Naturale di Porto Conte, da tempo si avvicinano sempre più alla città. La ricerca del cibo in un contesto sovraffollato, diventa davvero problematico. Altra e non meno importante riflessione: L’Ente Parco dovrebbe seriamente prendere in considerazione l’opportunità di recintare il perimetro dell’area protetta. Una recinzione che si rende necessaria, sia per contenere all’interno della riserva terrestre gli animali, sia per non permettere “evasioni” che ormai sono diventate una consuetudine. Ne è un esempio la continua fuoriuscita di cinghiali. L’affollamento di ungulati nella riserva di Porto Conte è da tempo un grosso problema. Si sta tentando di mettere in cantiere un censimento per conteggiare il numero dei capi in esubero, ormai improcrastinabile. Ora anche le volpi si avventurano verso il centro abitato alla ricerca disperata di cibo, un altro problema. Sicuramente non è piacevole assistere alla fine di un animale, seppur selvatico, sul selciato d’asfalto, come si vede nella foto.



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