M. P.
9 giugno 2014
I Martiri turritani accompagnati da una folla immensa
Mai tanta gente come quest’anno, migliaia di portotorresi e persone provenienti da varie parti della Sardegna, non hanno voluto mancare all’appuntamento di fede e di festa con i «loro» Santi Martiri turritani

PORTO TORRES - Mai tanta gente come quest’anno, migliaia di portotorresi e persone provenienti da varie parti della Sardegna, non hanno voluto mancare all’appuntamento di fede e di festa con i «loro» Santi Martiri turritani. Tanti i visitatori e gli ospiti che si sono aggiunti e che sino alla fine hanno affollato il corso e via Sassari, chiuse al traffico, le piazze dove si tenevano le diverse manifestazioni, il caotico ma colorato mercatino delle bancarelle. Una festa, che è soprattutto una ricorrenza sacra, che ricorda il martirio dei santi Gavino, Proto e Gianuario. Una immensa folla ha accompagnato i simulacri dei tre Santi, le statue lignee seicentesche portate a spalla fino alla Chiesa di San Gavino, attraverso un corteo che ha percorso il Lungomare e il Corso Vittorio Emanuele composto dai Cavalieri di San Gavino, dai Tamburini Trombettieri di Porto Torres, dai cavalli dell’Associazione Asd equitazione Porto Torres, dai gruppi in costume dei paesi sardi devoti ai Martiri e dai sindaci o rappresentanti dei Comuni sardi uniti dal culto per i Santi.
Tutto si è svolto con grande partecipazione e devozione, la stessa che ha contraddistinto il pellegrinaggio continuo di tanti fedeli verso la chiesetta di Balai, durante il periodo in cui i santi permangono nel luogo dove è stato eretto il loro Santuario. Tanti sono stati i giovani che si sono raccolti in preghiera nella tomba scavata nella roccia, davanti alle statue dei Santi, e il ritorno dei martiri alla Basilica dimostra una devozione che supera i confini della città, senza espropriare il sentimento di fede proprio dei turritani. Al termine della processione si è dato avvio nell’Atrio Metropoli, alla Festha di Li Bainzini con le danze tradizionali in onore dei tre Santi, per l'occasione l'associazione culturale Intragnas, nel patio di San Gavino, ha organizzato "Lu Patiu di Santu Bainzu", che si è concluso oltre la mezzanotte.
Nel frattempo piazza Umberto I è stata animata dal cabaret dei Tressardi in “Tressardi e Quattro More” con i brani dallo stile inedito “Sardo Afro Cubano”, una combinazione di musica sarda, africana e cubana, che ha strappato numerosi applausi dal pubblico. Oggi il passaggio delle chiavi fra la municipalità sassarese, che in passato aveva la cura dell’intero complesso religioso, e il parroco di San Gavino, Don Mario Tanca, un rito che risale a diversi secoli fa, quando la consegna delle chiavi all’autorità cittadina e l’immediata riconsegna al parroco era segno del riconoscimento della buona conservazione e della cura del complesso religioso. Al termine si svolgerà la processione che attraverserà corso Vittorio Emanuele e che si concluderà al porto, dove l'arcivescovo impartirà la benedizione del mare.
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