A.B.
14 giugno 2014
Aeroporto Olbia: divieto di utilizzo dell’acqua ai fini alimentari
E’ stata firmata ieri dal sindaco Gianni Giovannelli l’Ordinanza sindacale relativa alle limitazioni nella zona dello scalo gallurese

OLBIA – Il sindaco ordina «il divieto dell’utilizzo ai fini alimentari dell’acqua erogata nella località Aeroporto di Olbia in quanto la stessa non è idonea per gli usi potabili e per l’incorporazione negli alimenti quando l’acqua rappresenta l’ingrediente principale (minestre, bevande), mentre è consentito l’utilizzo per il lavaggio delle verdure, ortaggi, frutta e per l’igiene della persona e della casa, (provvedimenti concernenti le acque destinate al consumi umano ai sensi del Decreto legislativo 31/01)». Questa l’ordinanza sindacale firmata ieri, venerdì 13 giugno dal primo cittadino di Olbia Gianni Giovannelli, valido fino ad una prossima comunicazione da parte dell’Asl n.2 di Olbia dell’avvenuto ripristino delle condizioni di conformità dell’acqua erogata ai parametri di legge.
Il documento è stato trasmesso anche al Comando della Polizia Municipale, alla sede olbiese dell’“Abbanoa”, all’Azienda Sanitaria Locale n.2 di Olbia, alla “Geasar”, al ”Ced” comunale, al messo comunale (che provvede alla pubblicazione dell’ordinanza nell’albo pretorio comunale) ed agli organi di stampa (per avvertire la popolazione).
Il documento nasce dalla comunicazione trasmessa mercoledì dall’Asl n.2 di Olbia, che evidenziava come nelle analisi effettuate dall’“Arpas” di Sassari sulle acque prelevate lo scorso 3 giugno nella zona della rotatoria dell’aeroporto, emergesse «la non rispondenza delle acque per superamento dei parametri trialometani». Per questo, gli uffici comunali decidevano per l’acqua prelevata non era «idonea per gli usi potabili e per l’incorporazione negli alimenti, quando l’acqua rappresenta l’ingrediente principale (minestre bevande), mentre è consentito l’utilizzo per il lavaggio delle verdure, ortaggi, frutta e per l’igiene della persona e della casa».
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