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Carmelo Spada 22 giugno 2014
Mare sicuro per tutti ad Alghero
Intervista col comandante Orrù
Incontro con il Comandante della Guardia Costiera di Alghero, il Tenente di Vascello Mirko Orrù, che risponde alle domande del Quotidiano di Alghero fornendo informazioni e suggerimenti per navigare sicuri nel rispetto delle regole del mare
Mare sicuro per tutti ad Alghero. Intervista col comandante Orrù

ALGHERO - Incontro con il Comandante della Guardia Costiera di Alghero, il Tenente di Vascello Mirko Orrù, che risponde alle domande del Quotidiano di Alghero fornendo informazioni e suggerimenti per navigare sicuri nel rispetto delle regole del mare.

Comandante Orrù Lei è in servizio al Comando di Alghero dal settembre 2013; può raccontare ai nostri lettori quali sono gli aspetti peculiari che ha riscontrato nel porto di Alghero?
«La realtà del porto di Alghero è complessa perché include attività diverse: dal diportismo con i suoi 2000 posti barca, alla flotta della piccola pesca e d’altura costituita da circa 100 unità, attività cantieristica e rimessaggio, attività di trasporto passeggeri come la linea per le grotte di Nettuno o quelle delle escursioni sotto costa e un’ importante attività di navi da crociera per una città turistica come Alghero. Un aspetto che mi ha colpito molto è rappresentato dalla continuità tra mare e terra ferma, infatti il porto è dentro la città, dentro questo centro storico ricco di testimonianze architettoniche, inoltre si percepisce che i residenti amano viverlo intensamente, passeggiandoci, vivendo il porto come una bella promenade …»

L’attività e i compiti istituzionali principali della Guardia Costiera sono quelli di garantire la sicurezza ed eventualmente di soccorso in mare; come si svolge questa attività?
«Certo il nostro compito è quello della sicurezza della navigazione e della tutela della vita umana in mare. A tale scopo agiamo su due aspetti fondamentali: attività di prevenzione ed eventualmente di soccorso. Nel primo caso, la nostra attività consiste nel disciplinare e controllare gli aspetti che potrebbero dare luogo a situazioni di pericolo. Si pensi, a titolo di esempio, che l’accosto in sicurezza alle grotte di Nettuno è disciplinato da una specifica ordinanza frutto di un lungo studio e analisi delle condizioni meteo-marine. Nulla è lasciato al caso nella rilevazione del rischio, partendo dal presupposto che prevenire è meglio che soccorrere. Poi ci possono essere tante variabili imponderabili preventivamente e, in questo caso, si cerca di trarre insegnamento dalle esperienze negative. A titolo informativo posso dire che la SOLAS, acronimo di Safety of Life at Sea è la convenzione dell'Organizzazione Marittima Internazionale, volta a tutelare la sicurezza della navigazione mercantile riferita alla salvaguardia della vita umana in mare. Per ritornare alla nostra realtà, va detto che il personale della Guardia Costiera è operativo con le motovedette 24/24 per eventuali interventi di soccorso in mare».

Un numero che gli utenti del mare devono sempre tenere presente?
«Il 1530, numero di emergenza del Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. E’ sempre attivo per il soccorso in mare ed è stato recentemente implementato, consentendo un instradamento diretto delle chiamate effettuate da numero fisso o cellulare alla Capitaneria di Porto più vicina, in maniera da garantire tempi di intervento più veloci».

Con l’estate inizia un’attività intensa per il personale della Guardia Costiera; come si articola l’operazione “Mare sicuro 2014” che sta per entrare nella fase operativa?
«Sotto il coordinamento della Direzione Marittima del nord Sardegna e della Capitaneria di Porto di Porto Torres, alle quali facciamo riferimento, abbiamo disciplinato la nautica da diporto con provvedimenti omogenei compresa l’attività di balneazione sicura per il 2014. Attraverso l’operazione “Mare sicuro 2014” si svolgono attività di controllo in mare e a terra per impedire agli utenti del mare, compresi i bagnanti, ogni condotta imprudente in mare e lungo le coste. In mare come dappertutto ci deve essere senso di responsabilità da parte di tutti. Voglio anche dire che l’ordinanza per questa estate nasce da una programmazione iniziata a conclusione della passata stagione 2013».

Una buona notizia per i diportisti: la conferma della sperimentazione fortemente voluta dal Ministero delle Infrastrutture, il bollino blu; in che cosa consiste?
«Anche per quest’anno è confermato, nella logica della semplificazione, un controllo unico del diportista e, qualora tutti i documenti e le relative dotazioni di bordo risultino in regola, verrà consegnato un bollino blu da esporre sul natante, in tal modo le altre forze di controllo eviteranno di farne ulteriori e il diportista, con la propria famiglia, potrà godersi pienamente la gita in barca».

Rimanendo in tema di controlli, in merito alle attività produttive che vivono e traggono il proprio reddito dalle attività legate al mare, come vi rapportate con esse?
«E’ nostro dovere stabilire un rapporto di fattiva collaborazione, esponendo le regole da seguire ed affrontare con i diretti interessati le problematiche che possono esistere. E’ nostra convinzione agire nell’ambito, anche in questo caso, della prevenzione piuttosto che esercitare la coercizione. Proprio per accogliere proposte, valutazioni, e suggerimenti si incontrano i rappresentati dei balneari, dei centri di immersione subacquea, dei pescatori professionisti, degli operatori portuali e turistici. E’ anche attraverso la loro esperienza quotidiana con il mare che si realizza l’attività di fruizione sicura del nostro mare».

Il corpo della Guardia Costiera, insieme alle altre forze di controllo, ha competenze sull’AMP di Capo Caccia-Isola Piana; quali sono le attività che svolgete? Quali sono le specifiche prescrizioni che deve osservare il diportista nelle acque dell’AMP?
«I rapporti sono di costante collaborazione e interazione per esercitare i compiti affidataci dalle leggi in materia di controllo e di tutela del mare. Per quanto riguarda il diportismo è fondamentale che l’utente del mare si informi attraverso il sito internet dell’AMP o gli Uffici della Guardia Costiera, in generale nella zona A, riserva integrale, è vietata la navigazione a motore e a vela, l’ancoraggio, la balneazione, la pesca etc. Le regole da rispettare sono semplici, ma è necessario conoscerle».

Alghero, oltre al mare e al porto, ha anche un aeroporto e diverse rotte aeree sorvolano il mare, sono previsti interventi di soccorso in sinergia con le autorità aeroportuali?
«Certo, coordinate dalla direzione aeroportuale, ogni 15 giorni, vengono effettuate delle esercitazioni con simulazioni di ammaraggi d’emergenza di aerei. Per questo tipo di emergenza siamo dotati di uno specifico battello che può raggiungere rapidamente, grazie a potenti motori che raggiungono la velocità di 40 nodi, il luogo dell’ammaraggio e lanciare in mare un numero consistente di zattere di salvataggio in attesa dei rinforzi».



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