SASSARI - Serata finale per le “Piccole Notti Gialle di Campagna Amica”, che dopo aver allietato le piazze principali di Castelsardo, Alghero e Porto Torres, ritornano a Sassari per la chiusura della terza edizione 2014. «Anche quest’anno - commenta Vanni Lubino, Presidente dell’Agrimercato di Sassari, partner di Coldiretti nell’organizzazione dell’evento, nel tracciare un primo bilancio dell’iniziativa - le Piccole Notti Gialle di Campagna Amica hanno proposto un vero e proprio tour enogastronomico che ha interessato le principali città turistiche del Nord Sardegna. Il senso dell’iniziativa – prosegue il Presidente - èstato quello di connotare questa terza edizione come momento di richiamo turistico e, quindi, come mezzo per diffondere su larga scala la bontà e la freschezza dei prodotti delle nostre aziende agricole».

In particolare, l’ultimo week-end prevede la chiusura in uno spazio inusuale ma che da qualche tempo sta diventando riferimento sociale e culturale della città: sabato 6 settembre, infatti, la carovana giallaritorna a Sassari nella suggestiva cornice di piazza Dettori, nel quartiere di Santa Maria di Pisa, a partire dalle ore 19. Ritorna quindi l’esperienza dei produttori agricoli di Coldiretti che, oltre a proporre materie prime locali, le trasformano in ottimo cibo da strada.

L'idea vuole specificare proprio quei prodotti alimentari e le modalità di produzione legati a un territorio, nell’ottica della salvaguardia degli stessi in ogni area della nostra provincia e della successiva trasformazione culinaria per la realizzazione di “ricette di strada”, educando quindi alla cultura alimentare i cittadini e, in particolare, le giovani generazioni, con l'obiettivo del raggiungimento della piena coscienza del diritto al piacere e al gusto e l’acquisizione di una responsabile capacità di scelta in campo alimentare.

Come di consueto «sarà una serata per tutti – conclude Giuseppe Casu, Direttore vicario di Coldiretti Sassari – per grandi e piccini, allietate da musica dal vivo e che avrà come tratto di fondo quella tanto auspicata integrazione tra turismo, agroalimentare ed artigianato di qualità: elementi che possono contribuire a valorizzare le eccellenze produttive dei nostri territori, e quindi, a rilanciare un modello di sviluppo economico finalmente inclusivo e diffuso».