A.B.
26 settembre 2014
Uil Sardegna: Ticca confermata segretario generale
Terzo mandato consecutivo per l’insegnante nuorese alla guida del sindacato regionale, durante il sedicesimo Congresso Confederale, in corso di svolgimento all’Hotel Sighientu di Capitana

QUARTU SANT'ELENA - Maria Francesca Ticca, nuorese, insegnante di scuola media prestata al sindacato, è stata riconfermata, per il terzo mandato, alla guida della “Uil Sardegna”. Ad eleggerla, sono stati i centocinquanta delegati al sedicesimo Congresso Confederale, che si è aperto giovedì all’“Hotel Sighientu” di Capitana e che era cominciato, proprio, con la sua relazione che ha toccato i punti salienti della Sardegna attraversata, oramai da troppo tempo, da una crisi economica e sociale.
Ma nel suo intervento, Ticca ha parlato soprattutto di speranza ed ha sollecitato l’«unità per ideare, costruire e realizzare quello che non c’è - perché - la Sardegna non è un paese senza futuro». Con soddisfazione, il segretario regionale ha rimarcato come la Uil, ed in particolare la Uil Sardegna, ha, da tempo, dato corso ad un cambiamento, visibile anche fra i delegati al Congresso. L’età media dei partecipanti alla convention di Quartu Sant’Elena è stata calcolata fra i trentacinque ed i quaranta anni e tanti altri giovani, in particolare donne, sono impegnati nel territorio, nelle Rsu e nei sindacati di categoria. Un impegno per il rinnovamento, quello di Maria Francesca Ticca e dello staff regionale cominciato nel 2006, quando il congresso, a sorpresa, si concentrò, quasi a segnarne l’inizio di un cambiamento, verso una donna, proveniente dalle zone interne che, in poco tempo, da outsider è passata ad essere vera leader regionale dei lavoratori.
Una novità, introdotta nel sedicesimo Congresso regionale della Uil è il “question time”, che si è svolto nel primo pomeriggio. Così, i delegati e gli Rsu e Rsa hanno potuto fare domande al dirigente nazionale Guglielmo Loy. Sono state affrontate problematiche di presenza all’interno dei posti di lavoro ed alcune contestazioni ed accuse gratuite di «inutile presenza per fini personali» e soprattutto, il rapporto fra la base e gli organi dirigenti del sindacato, la consultazione tra gli iscritti sulle scelte importanti per il sindacato, in primis l’abolizione dell’articolo18, i contratti collettivi e la tutela dei rappresentanti in ambienti in cui forte, cresce, un riflusso antisindacale.
Nella foto: Maria Francesca Ticca
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