M.L.P.C.
16 ottobre 2014
Sanità a Cagliari: aspra denuncia dell´Asgop
L´Associazione Sarda Genitori Oncoematologia Pediatrica interviene in relazionale al Microcitemico cittadino: «non c’è più l’anestesista pediatrico e i bimbi malati di tumore sono costretti a lunghe odissee tra un ospedale e l’altro»

CAGLIARI - L'Associazione Sarda Genitori Oncoematologia Pediatrica interviene in relazionale al Microcitemico di Cagliari. Sono durissime le parole della presidentessa dell’Asgop Bruna Moro: lei sa bene quello che si passa con un figlio malato di tumore e l’odissea emotiva e fisica che i bambini e le loro famiglie devono subire ogni giorno. Nella struttura «non c’è più l’anestesista pediatrico e i bimbi malati sono costretti a viaggiare verso altri ospedali correndo rischi enormi per la loro salute». Queste le parole della portavoce dell’Associazione nella pagina “Facebook” dedicata, rivolte alle istituzioni: «Siamo un'Associazione di genitori che da anni, al fianco degli operatori, lavora con impegno e devozione per migliorare il percorso di cura e assistenza dei bambini malati di tumore di tutta la Sardegna. Con dura fatica abbiamo conquistato gli ormai "ex nuovi spazi" del Microcitemico, che solo pochi mesi fa occupavano adeguatamente il quinto e sesto piano della nuova ala».
«Pensavamo che la situazione in cui naviga il reparto di Oncoematologia Pediatrica potesse migliorare nel tempo – prosegue - e che le Istituzioni con cui la nostra Associazione ha sempre pacificamente dialogato, potessero colmare quelle lacune che restavano, per arrivare ad un sensibile miglioramento delle condizioni di cura e di vita dei nostri bambini assistiti. Ci siamo però resi tristemente conto che nessuno ha mai preso in considerazioni le condizioni di cura che attraversano i bambini affetti da tumore, che durante il loro protocollo di cure sono costretti a essere trasportati di ospedale in ospedale per ricevere l'assistenza adeguata. Da anni – insiste la presidentessa - un anestesista pediatrico fatica per riuscire ad assicurare ai nostri bambini le procedure previste dal protocollo di cure oncologiche in anestesia generale, ma il suo ruolo e la sua figura professionale sono stati trattati senza rispetto dall'Amministrazione Ospedaliera».
«Per questo motivo – sottolinea Bruna Moro - da domani il reparto di Oncoematologia Pediatrica non avrà più un anestesista pediatrico dedicato, per le procedure in anestesia generale. I nostri bambini saranno di nuovo costretti a viaggiare verso altri ospedali per ricevere da altri reparti ciò che si era riuscito ad organizzare in loco per loro, poiché tali condizioni hanno portato alle dimissioni e alla chiusura del servizio anestesiologico». L’Asgop continua con la denuncia verso l’organico carente di infermieri e medici e di personale costretto a fare turni massacranti. Questo l’ennesimo grido disperato alle istituzioni di chi non ha più la forza di urlare per la fatica fisica ed emotiva, che queste famiglie di bambini ammalati di così gravi patologie devono sopportare ogni giorno.
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