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A.B. 11 novembre 2014
Olbia, Mare Sicuro 2014: la Capitaneria di Porto tira le somme
La sede di Direzione Marittima del capoluogo gallurese ha presentato i risultati dell´intensa attività che ha visto l´implementazione del dispositivo di sicurezza in mare dal 23 giugno al 7 settembre
Olbia, Mare Sicuro 2014: la Capitaneria di Porto tira le somme

OLBIA - La Capitaneria di Porto, sede di Direzione Marittima di Olbia ha presentato i risultati dell'intensa attività che ha visto l'implementazione del dispositivo di sicurezza in mare dal 23 giugno al 7 settembre. Per la salvaguardia della vita umana in mare e per la sicurezza della navigazione sono stati complessivamente registrati 10675 controlli, 5584 a mare (2793 pesca ed ambiente e 2791 diporto) e 5091 a terra (2785 pesca ed ambiente, 817 polizia marittima e 1489 demanio, incluse strutture balneari). Per controllare gli oltre 370chilometri di costa di giurisdizione, sono stati utilizzati circa sessanta militari per l'attività di Polizia Demaniale Marittima. Sono stati effettuati controlli mirati sulle attività turistico-ricreative e negli stabilimenti balneari, finalizzati alla verifica del rispetto della vigente normativa in materia di tutela della sicurezza dei bagnanti (presenza dell'assistente ai bagnanti, presenza delle dotazioni minime di sicurezza), nonchè osservanza delle condizioni previste per l'utilizzo del pubblico demanio marittimo.

Le principali linee di attività sono state la salvaguardia della vita umana in mare; la sicurezza della navigazione; la sicurezza dei bagnanti e dei subacquei; la tutela dell'ambiente e delle Aree Marine Protette; l'attività di Polizia Demaniale Marittima; i controlli sulla pesca sportiva. In una prima fase, l'attività di Polizia Marittima è stata improntata su prevenzione ed informazione, cercando di evitare, da parte di concessionari e bagnanti, comportamenti e condotte sanzionabili. Spazio poi alle attività promozionali, con la realizzazione di un opuscolo sulla sicurezza in mare e la campagna pubblicitaria nazionale per il “numero blu 1530”. La sicurezza della navigazione è stata garantita dalla vigilanza costante su moto d'acqua, kite-surf, flyboard, jetlev flyer e mezzi similari, per evitare un uso potenzialmente pericoloso; controlli sulle unità da diporto per accertare il numero massimo di persone trasportabili ed il possesso delle dotazioni di sicurezza e salvataggio.

L'Operazione Mare Sicuro 2014 ha avuto come obbiettivo principale il miglioramento della percezione dei pericoli e delle difficoltà nella fruizione del bene-mare e, sul piano operativo, nella predisposizione di una organizzazione atta a migliorare ed accrescere la vigilanza in mare, per la salvaguardia della vita umana e dell'ambiente, per garantire una tranquilla stagione balneare e per scoraggiare comportamenti irresponsabili all'origine di gravi incidenti. Durante l'attività, sono state elevate sessantanove sanzioni amministrative pari a 30628euro: trentadue per violazioni in materia di Codice della Navigazione, venticinque per documentazione di bordo irregolare, sei per violazioni in materia di pesca ed altrettante per violazioni del Codice della Strada. Inoltre, è stata rafforzata l'attività di pattugliamento in mare con personale Opsa ed infermieri, per un pronto intervento in caso di necessità. Sono state effettuate anche esercitazioni ed attività in mare con unità cinofile brevettare “Sics-Sezione Sardegna” per un pronto intervento in caso di soccorso a bagnanti o naufraghi.

Grossa importanza in materia di sicurezza dei bagnanti e dei subacquei, che implica la vigilanza sul divieto di navigazione a motore nelle fasce di mare destinate in modo esclusivo alla balneazione; la vigilanza sull'utilizzo dei corridoi di lancio per l'atterraggio e la partenza dalla costa; la vigilanza sul rispetto della distanza minima dalla costa entro la quale la navigazione deve svolgersi a velocità non superiore a 10nodi (tale distanza, in linea di massima, è pari a 500metri dalle coste rocciose alte sul mare e mille metri dalle spiagge); la vigilanza sul rispetto delle distanze minime di sicurezza dai segnalamenti di subacquei, con particolare riferimento all'osservanza dell'obbligo di utilizzo di segnalamenti galleggianti indicanti la presenza di subacquei. Nel periodo, sono state soccorse 176 persone: 140 diportisti, 30 bagnanti, 2 subacquei e 4 surfisti o kite-surfisti.

Inoltre, spazio a tutela dell'ambiente e delle aree marine protette: vigilanza sulle unità da diporto finalizzata al rispetto dell'ambiente e della quiete, più specificamente con riguardo alle emissioni acustiche e dei gas di scarico, segnatamente nelle zone di mare entro i mille metri dalla costa; vigilanza costante a tutela e salvaguardia degli ecosistemi marini ed ispirati alla prevenzione di usi impropri di unità da diporto o comportamenti dei singoli che ne possano alterare gli equilibri (con particolare riguardo a: limiti di navigazione e/o divieti di asportazione di specie ittiche nelle Aree Marine Protette; divieti di pesca di specie ittiche protette; obblighi in materia di rifiuti prodotti a bordo e conferimento di olii e batterie esauste.
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