Ugo Cappellacci
24 novembre 2014
L'opinione di Ugo Cappellacci
Su carcere Buoncammino deve decidere la città
Sul futuro dell’ormai ex carcere di Buoncammino deve essere la città di Cagliari a decidere. Occorre garantire la massima partecipazione ad una scelta cruciale per la città, magari celebrando un referendum popolare. Nessuno pensi di assumere decisioni calate dall’alto: una scelta così importate deve passare attraverso uno strumento di democrazia partecipata e sotto la guida del primo cittadino e dell’assemblea consiliare.
Non può certo essere assunta in segreto da quattro burocrati, privi della benché minima legittimazione popolare. Il destino dell’ex carcere deve inquadrarsi in un’ottica più ampia, che vede anche l’ospedale Civile, l’Anfiteatro, il rione Castello, l’Orto dei Cappuccini e altri siti che gravitano intorno al centro di Cagliari.
Ciò basterebbe ad escludere nettamente il ritorno di strutture detentive di altro tipo o la destinazione ad uffici pubblici che ben possono trovare altra collocazione. La vocazione di questi luoghi è quella culturale e turistica o comunque un uso che restituisca questo spazio alla fruibilità pubblica dei cittadini di Cagliari e dei turisti.
*Ex presidente della Regione, attuale consigliere regionale Forza Italia
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