Mariangela Pala
27 novembre 2014
Vittime dell’Amianto: tavolo di confronto a Porto Torres
Un Tavolo di confronto, presso la sala Canu venerdì 28 novembre dale 16 alle 21, sulle delicate e complesse quanto tragiche questioni correlate alla esposizione ad Amianto che affliggono lavoratori e cittadini

PORTO TORRES - Un Tavolo di confronto sulle delicate e complesse quanto tragiche questioni correlate alla esposizione ad Amianto che affliggono lavoratori e cittadini, in silenzio e nella totale inerzia delle Istituzioni. E’ l’iniziativa organizzata da AFeVA , l’Associazione familiari e vittime amianto Sardegna onlus, in programma domani, venerdì 28 novembre dalle 16 alle 21, presso la sala Filippo Canu. Davanti ad una delle più gravi ferite che l'Italia subisce sul proprio corpo, quella inflitta per decenni da una fibra-killer che continua a mietere migliaia di vittime, il tentativo è quello di coinvolgere lo Stato, le Istituzioni nazionali e locali, la Comunità scientifica, le Organizzazioni dei lavoratori e le Associazioni dei cittadini per stringere un'alleanza capace finalmente di vincere questa battaglia.
Il convegno pone un interrogativo, “E’ solo un problema di mancanza di risorse?” la non riuscita affermazione del diritto a vivere e a lavorare in un ambiente salubre, e soprattutto del diritto alla giustizia. Una considerazione che mira a riportare il problema in superficie e adottare strategie per affrontarlo, comprese le misure da intraprendere per la sicurezza della salute, dell’ambiente e del lavoro. Secondo le proiezioni pubblicate per l’Italia, basate su differenti modelli, ci sono due possibili scenari: uno che prevede un picco di circa 4000 decessi all’anno, 11 morti al giorno, e un altro che prevede tra il 2012 e il 2025 lo stesso numero stimato di morti l’anno tra gli uomini, mentre non sono ancora precise le stime per le donne. Dopodiché, sarebbe previsto un declino relativamente rapido grazie alle misure adottate per prevenire la contaminazione degli ultimi anni.
Numeri che fanno trasparire la gravità del fenomeno, di cui le Autorità sanitarie non possono non dare rilevanza e adottare idonee contromisure. Sul tavolo di confronto la Legge regionale 22/2005 (finanziata, inattuata e poi definanziata); Il Documento strategico unitario di Programmazione regionale dei fondi comunitari 2014/2020 ( in cui, nel corso dell'approvazione Regionale, è stata cancellata la parola “Amianto”); la Sorveglianza sanitaria dei lavoratori; il Piano nazionale Amianto e il far west della filiera delle bonifiche e delle discariche. Un tavolo per valutare anche le parti lese nel processo Eternit, e i risarcimenti previdenziali negati tra leggi truffa e lavoratori dimenticati. Al convegno interverranno: Il senatore del Partito democratico, Silvio Lai, il responsabile Cgil Piano nazionale amianto, Claudio Iannilli, , il sindacalista Cisl nazionale, Giuseppe D’Ercole, il sindacalista Uil nazionale, Marco Lupi e il coordinatore medico legale Inca nazionale, Marco Bottazzi.
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