Red
8 settembre 2003
Caro libri: indagine Ispo, tutte balle!!!
L´intesa dei consumatori contesta il dato dell´1,35%. L´indagine doveva essere condotta raffrontando i prezzi del totale dei libri acquistati da una classe nel 2002 con quello acquistato nel 2003

L´indagine ISPO afferma che quest´anno i libri sono aumentati dell´1,35%. Un dato errato, afferma l´Intesa dei consumatori, che si scontra con una realtà ben diversa, di cui si stanno accorgendo in questi giorni i genitori alle prese con l´acquisto dei libri scolastici. L´indagine ha preso in considerazione il listino prezzi 2002 sul 2003 di 31.895 libri di testo proposti per scuole medie e superiori.E così si rileva che per questi libri gli aumenti sono minimi, appena dell´1,35%. L´Intesa lancia allora la sfida all´Ispo. Proviamo, affermano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, a raffrontare la spesa totale per i libri di testo sostenuta da 5 classi a caso di 5 istituti scolastici scelti in 5 città campione, con la spesa totale registrata dalle stesse classi lo scorso anno. Come per magia si vedrà che gli aumenti non saranno inferiori al 10%. Questo perché, spiega l´Intesa, per poter aumentare in tutta libertà i prezzi, i libri nelle varie classi vengono spessissimo cambiati di anno in anno, introducendo nuovi titoli che sostituiranno i precedenti. E così i listini dei libri non sono mai identici a quelli dell´anno precedente. "Ecco perché - afferma Carlo Rienzi, presidente Codacons - l´acquisto dei libri si rivela sempre un salasso per i genitori italiani, una spesa che cresce di anno in anno, e per il 2003 l´incremento di tale spesa non sarà di certo inferiore al 10%".
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