Stefano Idili
20 febbraio 2005
Costi energetici insostenibili Carlo Sechi promuove una raccolta di firme
Il movimento politico Sardenya i Llibertat solidarizzando con i sardi si fa promotore per una raccolta di firme che dalla prossima settimana inizierà in tutta la Sardegna, al fine di sensibilizzare il governo regionale ad attivarsi per la riduzione dell’Accisa sui carburanti

ALGHERO – Costi energetici insostenibili per i Sardi. Carlo Sechi, ex Sindaco di Alghero e consigliere di Alghero Viva si fa promotore, con il movimento politico Sardenya i Llibertat, di un’iniziativa volta alla riduzione dell’Accisa sui carburanti. «La grave crisi socio-economica che in questi anni ha colpito la Sardegna crea un forte disagio tra i ceti più deboli, tanti hanno perso il lavoro ed il salario, alcuni trovano lavoro stagionale e precario, altri hanno ripreso da tempo la via dell’emigrazione. In questo quadro assume in Sardegna un aspetto drammatico il costo energetico, responsabile in parte del mancato decollo industriale con conseguenze gravi sull’economia sarda e sull’occupazione».
Carlo Sechi afferma che l’elevato costo energetico colpisce i salari ed i redditi più bassi già aggravati da una inefficiente rete di mezzi pubblici ed di collegamenti. Ed è per questa ragione che il movimento politico Sardenya i Llibertat solidarizzando con i sardi si fa promotore per una raccolta di firme che dalla prossima settimana inizierà in tutta la Sardegna, al fine di sensibilizzare il governo regionale ad attivarsi immediatamente per mettere in atto tutte le iniziative utili per ottenere la riduzione dell’Accisa sui carburanti ( benzine, gasoli, g.p.l.). «I sardi – conclude Carlo Sechi - fortemente penalizzati dalla mancanza in Sardegna della distribuzione del metano, da una inadeguata rete ferroviaria e da una carente rete di trasporto pubblico, pagano un prezzo troppo elevato per l’energia. Tutto ciò aggravato dalla discontinuità territoriale, rende la situazione insostenibile, mentre altre regioni dello stato italiano usufruiscono da tempo di riduzioni consistenti sul costo dei carburanti, favorendo sviluppo ed occupazione, mentre si accentua il divario tra regioni ricche e regioni povere all’interno dello steso stato».
Le firme verranno raccolte nelle pubbliche piazze, con l’organizzazione di manifestazioni apposite.
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