Stefano Idili
24 marzo 2005
Da Alghero si alza la voce per il taglio dei costi energetici
Il rappresentante di Sardigna Natzione ha affermato che con questa iniziativa non si vuole riscuotere l’elemosina dall’Italia, ma si vuole creare una reale continuità territoriale, in tutto e per tutto, dalle persone alle le merci per finire alle fonti energetiche

ALGHERO – Si è tenuta oggi, 24 marzo, la conferenza stampa organizzata dai tre movimenti “Sardigna Natzione”, “Sardenya i Llibertat” e “Sardistas”. La questione su cui i movimenti di matrice sardsita si stanno battendo e di cui è stata oggetto la conferenza è l’illustrazione dell’iniziativa volta alla raccolta di firme per la petizione popolare tendente alla richiesta di esenzione totale dell’accisa sui carburanti e gas nella regione sarda. Alla conferenza erano presenti Carlo Sechi, ex Sindaco di Alghero e rappresentante di Sardenya i Llibertat, Sergio Costantino e Angelo Angius dei Sardistas e Tore Serra di Sardigna Natzione. «L’elevato costo energetico –ha detto Carlo Sechi- ha rappresentato sempre anche un problema per la promozione turistica. Negli anni passati ci fu un periodo in cui ai visitatori venivano dati dei buoni per il consumo dei carburanti, sia per le auto che per i consumi energetici in generale». Il rappresentante di Sardigna Natzione ha incalzato affermando chiaramente che con questa iniziativa non si vuole riscuotere l’elemosina dall’Italia, ma si vuole creare una reale continuità territoriale, in tutto e per tutto, dalle persone alle merci, per finire alle fonti energetiche.
Sergio Costantino, cifre alla mano, ha illustrato come la situazione della Sardegna sia penalizzante rispetto ad altre regioni a statuto speciale come il Trentino: «I dati, aggiornati al listino prezzi benzina del 24 febbraio 2005 forniti dalla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Cagliari riguardo i costi dell’accisa sul carburante in Sardegna, sono abbastanza chiari: € 0,5656 per litro listino prezzi gasolio e € 0,4130 per litro di super. Mentre in Trentino Alto Adige sono state applicate cinque fasce di riduzione a seconda dalla distanza dai confini di Stato ed analizzando i dati si può notare che le riduzioni applicate in questa regione costituiscono circa il 50% dell’accisa che paghiamo noi sardi. Per quanto riguarda le altre regioni che usufruiscono di tali agevolazioni si registra una riduzione leggermente inferiore al Friuli Venezia Giulia». Tore Serra ha affermato che le iniziative vengono definite giuste e legittime da tutti, ma spesso hanno trovato difficoltà ad essere accolte da chi ci governa sia in Regione che a Roma. «Il signore Tore Amadu, ex assessore ai trasporti, per le sue dichiarazioni si prendeva metà pagina dei giornali, ma noi preferiamo parlare con il popolo. Spiegando cosa è l’accisa e cosa vogliamo fare con le nostre iniziative. La nostra battaglia parte dal basso». Risposte a questa iniziativa ci sono state anche fuori dall’isola: «i Circoli sardi – ha evidenziato Sechi - hanno risposto positivamente a questa iniziativa. Domenica Scala ( presidente dei circoli sardi della Svizzera) ha manifestato tutta il suo interesse e appoggio alla nostra battaglia, con l’eventuale possibilità di promuovere la raccolta firme anche nei circoli della Germania e, ovviamente, di tutta l’Italia».
In conclusione Tore Serra ha spiegato come questo è solo il primo passo che vede uniti Sardigna Natzione, Sardistas e Sardenya i Llibertat, e che per il futuro promuoveranno altre iniziative riguardanti sempre il comparto economico. La raccolta delle firme partirà dopo le festività pasquali e Alghero sarà la città capofila dalla quale si muoverà questa battaglia che interessa tutti i cittadini sardi.
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