Nuova presa di posizione di Tonina Desogos che attacca il consigliere Giuseppe Fadda in merito alle ultime dichiarazioni sul Parco di Porto Conte, rilancia una raccolta firme e si rivolge all'amministrazione comunale
ALGHERO - Destano preoccupazione al Comitato di Maristella, presieduto da Tonina Desogos, le dichiarazioni di Giuseppe Fadda [
LEGGI], capogruppo in consiglio comunale della lista "Per Alghero", sul Parco di Porto Conte da qualche giorno guidato da un nuovo Cda [
LEGGI]. L'Ente «dovrà rivedere la sua perimetrazione – aveva affermato Fadda - aprendo un ampio dibattito, con l’eventuale inserimento di aree agricole vicine e la definizione di una fascia pre-parco». Un discorso contestato dalla Desogos che replica così: «non capiamo la provocazione di Fadda. Se pensa di arrivare nell'agro a dettare legge sulla pelle dei cittadini residenti si sbaglia di grosso». Ipotizzando che si trattasse di una provocazione involontaria, la presidentessa del Comitato ha voluto sottolinea l'enorme distanza che separa le esigenze dell'agro dalla politica cittadina, ma pensando poi ad un attacco volontario, la stessa ha invece detto di intravede nel discorso di Fadda tutto il desiderio di ricercare uno scontro gratuito che, sottolinea, «non vedrà la popolazione soccombere».
E nel difendere la sua causa la Desogos porta all’attenzione una legge del Parco che all'articolo 2 recita: "Nella delimitazione provvisoria del territorio del Parco non sono comprese le borgate, le aree appoderate o comunque utilizzate per usi agricoli". «Articolo per il quale – ricorda - le borgate hanno lottato in passato e sono ancora disposte a farlo e con ancora più determinazione, anche alla luce degli ultimi sviluppi che hanno visto il Sindaco e la sua maggioranza chiudere le porte a rappresentanti delle borgate nella gestione dell'Ente». In corso dunque una raccolta firme per impedire a Fadda di includere aree agricole all'interno del perimetro del Parco. «Troviamo strano inoltre che – aggiunge poi dicendo - il consigliere Nonne, residente nell'agro, permetta a esponenti della sua lista tali uscite maldestre che minano ulteriormente la già esplosiva situazione. Si tratta di un autogol che allontana ulteriormente la politica dalla realtà». E di fronte alla imminente chiamata dell’Ente Parco per l’approvazione del nuovo Piano il Comitato teme il peggio, convinto del fatto che «moltissimi sono gli interessi in gioco e forse anche i favori da ricambiare».
Una possibilità che porta la Desogos ad avvertire il Comune: «la Bonifica è cambiata. Nessuna ingiustizia sarà più tollerata. La popolazione sarà vigile e pronta a evidenziare pubblicamente qualsiasi azione volta a far prevalere gli interessi personalistici di pochi intimi a discapito di quelli delle comunità che a tutt’oggi sta pagando le conseguenze e i danni derivanti da una politica che, non solo non ha operato scelte mirate ad una programmazione seria e condivisa ma non ha nemmeno avuto il coraggio di porre in atto scelte efficaci e decisive a tutela e a favore degli agricoltori». Sul finale poi l’attenzione di Tonina Desogos si rivolge ai residenti delle borgate invitati «a serrare le fila, a tenersi pronti a lottare per i propri diritti messi nuovamente a repentaglio da una politica distante dalla tanto decantata condivisione della campagna elettorale e che rischia di portare un'altra ondata di depressione, disoccupazione e degrado in una delle zone più affascinanti della nostra isola».
Nella foto: Tonina Desogos