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A.B. 20 febbraio 2015
Su Pallosu: prima oasi sarda con felini tutti chippati
I sessantuno gatti marini diventano formalmente di proprietà dell´Associazione Amici di Su Pallosu ed il comune di San Vero dovrà dire addio a loro cattura e trasferimento
Su Pallosu: prima oasi sarda con felini tutti <i>chippati</i>

ORISTANO - Su Pallosu sarà la prima oasi felina privata in Sardegna e tra le primissime in Europa con gatti tutti provvisti di microchip. Al via giovedì le operazioni di chippatura dei sessantuno gatti conosciuti in mezzo mondo per non aver paura dell'acqua di mare. Ad ognuno di loro sarà applicato un microchip che permetterà di attestare in maniera inequivocabile l'appartenenza-proprietà degli animali, curati da anni dall'associazione culturale “Amici di Su Pallosu”. Di fatto, il microchip è un circuito integrato applicato nel tessuto sottocutaneo, che, come aspetto esteriore, è praticamente identico a quello dei cani. A gestire l' intera operazione, la “Clinica Veterinaria Duemari” di Oristano, che aderisce all' Anagrafe Nazionale Felina, ente nato proprio per permettere l’identificazione e la registrazione dei gatti. Si tratta di una banca dati informatizzata su base volontaria che permette ai veterinari di registrare tutti i gatti microchippati. Il veterinario, una volta inserito il microchip al gatto, compila gli appositi moduli dove viene richiesto di inserire il numero del microchip, i dati del proprietario e tutti i segni identificativi del gatto (nome, razza, sesso, età, colore del mantello, sterilizzazione).

Tutti i felini marini della secolare colonia storica, mai riconosciuta dal comune di San Vero Milis, diventano giuridicamente ed a tutti gli effetti, gatti di proprietà dell'associazione culturale Amici di Su Pallosu, che gestisce scientificamente la colonia, di fatto oggi oasi felina privata, curandone a proprie spese, alimentazioni, cure sanitarie e sterilizzazioni. La tutela dei felini avviene con il controllo del numero, attraverso le sterilizzazioni che consentono di preservare l'avifauna locale. Questo è stato possibile attraverso la doppia alimentazione giornaliera, riposo notturno al riparo e sterilizzazioni in questi anni di oltre settanta gatti, che sono diventati stanziali,vivono in un'area ridotta, lontana dalle zone umide e di nidificazione e la loro aggressività è diminuita.

«Quanto meno dopo il Decreto del Presidente della Repubblica Napolitano, che con una decisione storica ha annullato, su nostra richiesta, la delibera del Consiglio Comunale di San Vero, che non riconosceva la Colonia Felina di Su Pallosu - ha dichiarato il presidente dell'Associazione Amici di Su Pallosu Andrea Atzori - ci aspettavamo una pacata riflessione o quanto meno una presa d'atto della realtà da parte dell'Amministrazione Comunale, questa purtroppo non c'è stata. Anzi, al contrario è stata confermata la volontà di proseguire a testa bassa in un' anacronistica guerra. Sui media il primo cittadino ha dichiarato di voler procedere nel folle tentativo di furto, cattura e trasferimento dei gatti di Su Pallosu, attraverso l'aggiornamento del Piano di Gestione del vicino “Sic-Sito Interesse Comunitario”. Gli stessi “orribili e pericolosissimi” nostri gatti che in questi anni prima dovevano essere trasferiti per motivi sanitari, poi per adeguare il Pul, poi ancora per la sicurezza dei bagnanti e ora per “tutelare” gli uccelli, costituirebbero per il Comune che non li ha voluti mai riconoscere come colonia, niente popò di meno che una nuova “fonte di lavoro”, atta a ridurre il problema della disoccupazione. Per questo, sempre secondo quanto dichiarato recentemente dal sindaco, i gatti dovrebbero essere tolti dal loro territorio ove si trovano da ormai un secolo, dalle cure della nostra associazione, ingabbiati, trasferiti e affidati ad altra associazione. Affermazioni ridicole, prive di razionalità e di legalità. Ogni eventuale tentativo portato avanti da enti pubblici (Comune, Regione e Unione Europea) di prelevare, a tutti gli effetti di appropriarsi indebitamente dei felini domestici di Su Pallosu è ovviamente da ritenersi illegale a tutti gli effetti e sarà perseguito ai sensi del codice penale. Ricordiamo inoltre che non esiste nessuno studio effettuato in loco che abbia mai dimostrato il nesso di causalità tra la presenza dei felini, siano i sessanta di Su Pallosu oppure gli altri trecento che si trovano nella stessa area, ed eventuali danni all'avifauna di Sa Marigosa-Sa Salina Manna. Le citazioni presenti nel piano Sic, in via d'approvazione da parte dell'Amministrazione Comunale, si riferiscono infatti a vecchi lavori del tutto generici, peraltro contestatissimi, realizzati in altro contesto negli Usa e in Gran Bretagna. Ringraziamo tutti i nostri amici, sostenitori che hanno partecipato alla mobilitazione di questi mesi attraverso invio di e-mail di sensibilizzazione alle istituzioni e a chi da tempo sostiene la nostra attività in difesa di gatti e fauna selvatica. Cogliamo l'occasione per invitare i proprietari di gatti e cani a provvedere alla chippatura,utilissima anche nel caso di smarrimento per ritrovare il proprio amico a quattro zampe».
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