Carmelo Spada
26 febbraio 2015
L'opinione di Carmelo Spada
La Sardegna non può sopportare il fardello delle scorie nucleari
Abbiamo preso una posizione molto chiara: siamo contrari al deposito nell’Isola, ma il Wwf è un’associazione internazionale quindi non ci limitiamo a dire “non voglio le scorie nel mio cortile”. Il nostro ragionamento si basa sui dati che probabilmente tanta parte dell’opinione pubblica ignora: purtroppo la Sardegna sopporta già diverse gravi situazioni di rischio ambientale e sanitario definite tali dal Ministero dell’Ambiente in quanto pericolose, che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali e sotterranee: sono le aree industriali di Porto Torres e del Sulcis Iglesiente Guspinese la cui estensione si stima in circa 445.000 ettari. L’estensione di queste due aree SIN (Siti di interesse nazionale) porta la Sardegna in testa alla triste classifica delle regioni italiane per l’estensione delle aree contaminate. Ad esse vanno aggiunte le servitù militari per altri 22.000 ettari che costituiscono il 60% di tutte quelle presenti nel territorio nazionale. Con questi “numeri” riteniamo che la Sardegna non possa sopportare ulteriori fardelli. Le associazioni e i movimenti possono fare opera di sensibilizzazione, ma è la politica che deve produrre atti concreti a partire dalle bonifiche delle aree industriali, evitarci le prospezioni in mare e il deposito delle scorie radiattive.
*Referente regionale WWF
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26/7/2025
L´amministrazione comunale di Alghero annuncia per lunedì mattina l´apertura dell´area sosta all´ingresso del compendio di Punta del Giglio
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25/7/2025
La Giunta regionale ha destinato 12 milioni di euro a favore di 185 Comuni interessati da gravi fenomeni di deindustrializzazione, miniere e cave dismesse, impianti a fonti fossili e inceneritori, o che hanno subito una rilevante diminuzione degli occupati nel settore della forestazione
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27 luglio 22 luglio 24 luglio
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