D.C.
16 marzo 2015
Legambiente contro la nuova legge sull´Edilizia
Sono diversi i punti che l’Ente di tutela ambientale non condivide del Disegno di Legge 130 A varato dalla commissione regionale lo scorso dicembre. Le negatività arrivano ai consiglieri insieme alla richiesta di incontro urgente

CAGLIARI – Legambiente Sardegna ha rivolto ai consiglieri regionali un appello per modificare il Disegno di Legge 130 A, reputandolo in forte contraddizione con il Ppr. In particolare l’Ente di tutela ambientale chiede l’eliminazione delle deroghe volumetriche a regime e di dare massima priorità alla legge urbanistica ed alla redazione dei piani urbanistici comunali in adeguamento al piano paesaggistico regionale. Il tutto rispettando il divieto di edificazione nella fascia dei 300 metri, la salvaguardia della fascia costiera, dei centri storici, del paesaggio rurale e la tutela dei suoli dalle alluvioni e dalle frane.
Legambiente Sardegna in realtà, aveva già espresso le proprie osservazioni, sia in occasione della approvazione della Giunta del primitivo testo del disegno di legge in questione, sia nella audizione presso la commissione urbanistica, oltre che sul testo varato dalla commissione l'11 dicembre 2014. Ora invece chiede un incontro con i gruppi consiliari per esprimere le proprie opinioni riguardo al Piano Casa che, secondo l’Ente, deve essere semplicemente «un modello di sviluppo basato non sulla espansione edilizia, né sulla tradizionale crescita quantitativa, bensì sulla promozione della cultura, dell'istruzione, della ricerca, del turismo, dell'agricoltura e sulla tutela del patrimonio culturale e ambientale». È da imporre quindi un limite all’incremento volumetrico, alla validità temporale delle disposizioni e alle aree paesaggistiche di intervento.
Ma Legambiente intende discutere anche della necessità di aggiornare e revisionare la legislazione regionale in materia di governo del territorio, di pianificazione urbanistica, di regolamentazione edilizia, di tutela del paesaggio e di uso dei suoli; del bisogno di rafforzare la salvaguardia del reticolo idrografico e la tutela del paesaggio fluviale e dell’urgenza di disciplinare i paesaggi agricoli. Contesterà però anche la disciplina sugli ampliamenti e sull'uso dei sottotetti e le misure ipotizzate ed indicate nel Disegno di Legge per raggiungere gli obiettivi di sviluppo dell’occupazione.
Foto d'archivio
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