Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziealgheroOpinioniPoliticaMaialetti e scorie nucleari
Raffaele Cadinu 7 aprile 2015
L'opinione di Raffaele Cadinu
Maialetti e scorie nucleari
<i>Maialetti e scorie nucleari</i>

La parola colonia, in diritto internazionale, indica un territorio nel quale il potere sovrano non appartiene alla popolazione autoctona ma ad uno Stato straniero che lo invade e lo governa con un sistema giuridico esclusivo, in base al quale i diritti della popolazione autoctona non sono gli stessi di quelli dei cittadini dello Stato occupante. Lo Stato occupante ne sfrutta però le risorse. Da questo punto di vista la parola colonia si adatta esattamente al ritratto della nostra terra di Sardegna. Sin dai tempi storici remoti questo è infatti avvenuto regolarmente più di una volta, cominciando dai Fenici, dai Romani, dai Pisani, dai Bizantini, dagli Aragonesi, dai Genovesi e dai Piemontesi. Ultimamente ci stanno martellando con la storia dell’Expo 2015, e nel rispetto della tradizione colonizzatrice millenaria appena descritta, la Sardegna è stata fortemente sminuita all’esposizione alimentare mondiale, negandole la possibilità di presentare uno dei maggiori simboli dei propri cibi tradizionali, cioè il maialetto arrosto o porcheddu e non porceddu, che dir si voglia in sardo.

La motivazione del diniego è che nella nostra terra è purtroppo presente la peste suina, e quindi, per effetto della Legge nazionale, non si può esportare nessun maialetto ne crudo ne arrosto, sebbene super controllato da stuoli di veterinari. La Legge è Legge si dice e quindi va rispettata. Noi però viviamo in una Regione a Statuto Speciale, quindi possiamo legiferare su alcuni aspetti secondo le nostre esigenze. I nostri Consiglieri Regionali infatti possono legiferare autonomamente in maniera più restrittiva rispetto alla legislazione dello Stato. Sembrerebbe quasi di avere autonomia amministrativa, o almeno così ci vorrebbero far credere. Abbiamo infatti votato un referendum nel 2011 e il 97% dei sardi si è espresso contro la costruzione di centrali e/o depositi di scorie nucleari. Ecco però che un’altra notizia incombente, pari a quella dell’EXPO 2015, ci sta preordinando all’ennesimo sopruso coloniale, perpetrato ai danni della nostra terra vituperata e impegnata da basi militari, da vincoli nazionali, da divieti ambientali senza alcun senso se non quello di far recepire finanziamenti prevalentemente ai soliti noti, spesso nemmeno sardi, da zone SIC, da zone ZPS, da zone interdette alla navigazione, da zone di rispetto e per finire da depositi per scorie nucleari.

Ma come! Mi dico…!! La nazione alla quale dovrei appartenere, ma nella quale non mi posso riconoscere, poiché mi ha negato il riconoscimento del voto referendario, espresso peraltro con maggioranza assoluta contro la realizzazione di centrali nucleari, scavalca a piè pari le peculiarità della nostra terra e, come i colonizzatori dei secoli passati, calpesta in maniera ignobile l’intero popolo dei sardi, imponendo autoritariamente ed unilateralmente la costruzione di depositi di scorie nucleari!! Possibile che non possiamo portare un maialetto in continente e invece dal continente ci possano portare rifiuti nucleari? Possibile che un maialetto sia più pericoloso di un fusto di sostanze radioattive? Io da parte mia, e credo così tutti i sardi, gradirei tenermi i maialetti e le scorie le porterei volentieri all’Expo. Vorrei quindi sollecitare i politici locali di turno, e cioè il Sindaco Mario Bruno, il Consigliere Regionale Marco Tedde, l’Assessore Provinciale Enrico Daga, affinché intervengano pubblicamente, sollecitando il Presidente della Regione Pigliaru e il Presidente del Consiglio Ganau a partecipare e ad esprimersi negativamente di fronte al Ministro Galletti, che verrà in Sardegna solo per convincerci dei benefici di questa porcheria, senza offesa per i maialetti, su questa ennesima azione colonizzatrice in dispregio alla vocazione turistica ed agropastorale della nostra terra. Sarà così chiaro che se i nostri due Presidenti, massimi rappresentanti della Regione, non si esporranno o peggio non saranno presenti, saranno, a mio modesto avviso, colpevoli d’inerzia e di infamia di fronte al voto referendario.
12:28
«Alghero invecchia, serve una città più inclusiva anche nei servizi digitali». All´indomani della richiesta di dimissioni per Antonio Cardin dall´Alghero in House, arriva il sostegno pubblico del consigliere Marco Colledanchise e una "strigliata" all´agire amministrativo intorno alle multe ai più anziani
24/7/2025
E´ il coordinatore cittadino di Fratelli d´Italia Pino Cardi ad attaccare - senza nominarlo - Antonio Cardin, coordinatore di Orizzonte Comune e nel Cda dell´Alghero in House per il selfie in cui Cardin polemizza sulla multa presa nella sosta dei parcheggi a pagamento



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)