S.A.
21 aprile 2015
«Cavall Marì Balaguer, simboli di degrado»
I Riformatori Sardi ritornano sulla prestigiosa struttura adagiata sulla scogliera del Lungomare Dante e inutilizzata da anni, chiedendo un impegno dell´amministrazione comunale

ALGHERO - «Il Caval Marì, storico locale del lungomare algherese, versa da troppo tempo nel più totale stato di abbandono, alla mercé di vandali e balordi. Uno spettacolo indegno e indecoroso per una città turistica come Alghero». Così i Riformatori Sardi ritornano sulla prestigiosa struttura adagiata sulla scogliera del Lungomare Dante e inutilizzata da anni, ricordando l'impegno del partito in Consiglio comunale già nel 2013 con un ordine del giorno presentato da Alberto Zanetti. L’Odg, ampiamente dibattuto in consiglio comunale, trovò d’accordo di alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione, sulla possibilità di aprire ad un concorso di idee internazionale al fine di istituire un bando di gara per l’affidamento dei locali.
«Diversamente da quanto auspicato da Zanetti però, non fu indicato un indirizzo specifico di destinazione, condizione imprescindibile per il migliore riutilizzo della struttura - puntualizza Pier Paolo Carta del coordinamento cittadino che ricorda di come - nel 2009, l’allora capogruppo Udc, Francesco Sasso, propose simile documento sul ripristino della destinazione turistico commerciale del Caval Marì al consiglio comunale, senza però ottenere alcun risultato concreto». Carta prosegue definendo «la situazione attuale intollerabile sia per motivi di decoro che per i costi di mantenimento derivanti e per quelli di ripristino causati dai continui atti vandalici».
«Crediamo - aggiunge e anome del partito - non si possa più perdere tempo nel procedere alla trattativa che necessariamente dovrà portare all’acquisizione della struttura, alla riqualificazione ed alla conseguente possibilità di creare economia per la città. Confidiamo quindi sulla sensibilità di quei consiglieri, oggi presenti in aula, i quali votarono favorevolmente l’ordine del giorno proposto dai Riformatori nonché dell’assessore al Demanio che, siamo certi, vorrà dare seguito a tali impegni e dare finalmente lustro ad una delle strutture di pregio e maggiore visibilità turistica di Alghero». E concludono: «gli algheresi hanno diritto di conoscere quali siano le volontà dell’Amministrazione e se il Sindaco intenda farsi carico di ottenere la porzione di proprietà regionale del Caval Marì, col fine di riqualificare e mettere a reddito la struttura. Sarebbe inoltre opportuno un ripristino dei locali del Balaguer, altro simbolo di degrado in una delle zone più belle della città, e che si avesse una visione di insieme sui beni da destinare ad un uso turistico per Alghero».
Nella foto: il Cavall Marì
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