S.A.
21 aprile 2015
Consorzi Fidi: tre novità dalla Regione
Ora il disegno di legge inizia il suo iter in Consiglio regionale. Tre le novità più importanti: la prima è il fondo unico che sostituirà i precedenti tre, collocati presso gli assessorati del Lavoro, dell´Artigianato e Commercio e dell´Industria, destinato a integrare i fondi rischi dei Confidi. Seconda novità, il Fondo di stabilizzazione per prevenire eventuali rischi e, terza, l´istituzione dell´Osservatorio Confidi

CAGLIARI - Un percorso più semplice per rendere il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sarde già operante presso la Sfirs più facilmente utilizzabile da parte dei Confidi ed estensione del Fondo alle imprese agricole. L'ha deciso la Giunta regionale su proposta dell'assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci. «Con questa delibera vogliamo dare risposte adeguate alla necessità di credito delle imprese, con una revisione del contenuto delle direttive e adeguando definizioni e modalità di rilascio della garanzia - spiega il vicepresidente della Giunta -. Estendiamo poi il Fondo anche al settore agricolo per renderlo più competitivo».
Venendo incontro alle richieste formulate durante i diversi incontri e dopo aver esaminato la complessa normativa in materia, la soglia di accesso al Fondo, da parte dei Confidi, viene riportata da 35 a 10 milioni di garanzie rilasciate. Parallelamente, prosegue il percorso di riorganizzazione dei Consorzi Fidi, iniziato dalla costituzione del Fondo Unico da 5 milioni di euro approvato con la manovra finanziaria lo scorso 27 febbraio e seguito da una serie di incontri con i Consorzi e con gli assessori coinvolti nella riforma, quelli del Lavoro Virginia Mura, dell'Industria Maria Grazia Piras e dell'Artigianato e Turismo Francesco Morandi e dalla prima delibera di Giunta approvata il 31 marzo scorso.
Ora il disegno di legge inizia il suo iter in Consiglio regionale. Tre le novità più importanti: la prima è il fondo unico che sostituirà i precedenti tre, collocati presso gli assessorati del Lavoro, dell'Artigianato e Commercio e dell'Industria, destinato a integrare i fondi rischi dei Confidi. Seconda novità, il Fondo di stabilizzazione per prevenire eventuali rischi e, terza, l'istituzione dell'Osservatorio Confidi.
|