Luigi Coppola
24 luglio 2006
S’ARD, viaggio verso il cuore dell’isola
Il suggestivo progetto multimediale ideato da Mauro Palmas in scena al Festivalguer. Franca Masu duetta con Claudio Sanna. Andrea Parodi straordinario ospite d’onore

ALGHERO – «…In Paradiso…» – straordinario Andrea, conclude il suo bis nell’Ave Maria sarda e l’angelo bianco un po’ arrembante lo prende sul serio. L’armonica di Francesco Pilu attacca un tundu scatenato che centrifuga nel ballo improvvisato l’inedita Franca Masu sostenuta dal rassicurante Claudio Sanna (con il quale ha duettato splendidamente nel corso della serata) oltre le tre fanciulle Balentas. Il pubblico che sino a quel punto ha applaudito solo al termine delle singole esecuzioni esplode in una prolungata ovazione. Tutti in piedi a tributare la presenza più gradita: Andrea Parodi ha emozionato oltre la voce, oltre i suoni. Non sono i trentamila dello scorso giugno che invasero Portotorres per abbracciarlo come non mai nel Reunion Tazenda, ma il pathos è lo stesso. “Musica e Immagini”, è una produzione originale multimediale con la direzione musicale di Mauro Palmas, la regia di Rodolfo Roberti, l’esecuzione musicale dello stesso Palmas, Silvano Lobina, Marcello Peghin, Riccardo Leone e Andrea Ruggeri. E’ la nuova produzione di S’ARD la giovane etichetta discografica cagliaritana nata poco più di un anno fa, che ha scelto per la prima volta la suggestiva antica cornice della città algherese per presentare l’inedito progetto multimediale, con alcuni tra i protagonisti assoluti dell’isola. Una straordinaria piattaforma di suoni, immagini, colori, visioni, sensazioni, alterna sul palco oltre al quintetto di Palmas anche i migliori musicisti e cantanti della Sardegna, per addentrarsi in un viaggio intimo tra i suoni genuini dell’isola, in un contenitore sonoro che favorisce incontri e scambi tra gli artisti impegnati sulla ribalta, e permette ad ognuno di loro di confrontarsi ed interagire. Cinque isole, ovvero cinque formazioni, che s’interfacciano tra le mura del Forte sulle seducenti immagini diffuse dai tre videoproiettori con la regia di Rodolfo Roberti: Su Cuncordu di Castelsardo, Marino De Rosas e Francesco Pilu (cantante di Cordas e Cannas), Le Balentes, e immancabili in casa propria, due realtà algheresi, la voce più conosciuta della tradizione catalana, Franca Masu, e poi ancora, Claudio Sanna, l’ex cantante dei Calic. A trasportare e dirigere gli artisti verso i “suoni della memoria” è per due ore l’irripetibile mandola di Mauro Palmas con il suo fedelissimo quintetto della lingua sarda. E’ bellissima come sempre e cresce di potenza di fronte al suo pubblico la voce di Franca. “ Pasqual Gallo ha scritto una canzone per i pescatori…” ricorda Claudio Sanna, completo nero, canta a piedi nudi: il sequal a due con Franca è esemplare. Applauditi e belli i vocals etnici de Le Balentes che aprono con “Angiolina” di De Andrè. Nell’affascinante viaggio al cuore di Sardegna i suoni mutano al variare di luoghi e stazioni: sound radicali e jazzati s’addolciscono nelle note mediterranee. Le mandole acustiche approdano sino a suoni partenopei per scendere agli andamenti tribali arabeggianti dell’Africa tecno. C’è una tappa indiscussa alla chitarra fenomeno di Marino De Palmas. L’assolo percussivo cassa e corde, è unico, il tributo pure. Emozioni ancestrali dal Coro Su Concordu di Castelsardo e tutti insieme sul palco nell’esplosione del tundu. Prima “A Diosa” (“No photo reposar”) di Badore Sini, nella voce d’Andrea è la conclusione più bella della notte sarda.
Nella foto Andrea Parodi
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