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Luigi Coppola 27 luglio 2006
Aspettando il Liga
Sale nell’isola la febbre per il doppio evento musicale dell’anno. “Nome e cognome” è la tournee 2006 del rocker di Correggio. Alla Fiera di Cagliari il primo concerto organizzato da Sardegna Concerti è venerdì 27. Domenica 30 grande notte allo stadio di Sassari
Aspettando il Liga

SASSARI – Tutto è pronto o quasi per l’evento musicale dell’anno in Sardegna. Irripetibili si annunciano i due concerti che Luciano Ligabue e la sua band terrà in Sardegna nel prossimo fine settimana. Saranno le due principali città dell’isola ad ospitare il rocker di Correggio con i due concerti allestiti da Sardegna Concerti. Il Liga canterà venerdì 27 alla Fiera di Cagliari e domenica 30 allo stadio Vanni Sanna di Sassari. Due notti indimenticabili per il principe del rock italiano che torna a Sassari questa volta per cantare, dopo poco più di un mese dall’incontro con gli studenti della Facoltà di Scienze Politiche. In quell’occasione aveva da poche ore terminato il trionfo allo stadio Olimpico di Roma per discutere ad ampio raggio con i suoi fans sardi della possibilità di portare la buona musica anche sull’isola, cosa non certo agevole. Il calcio, le sue tristi vicende, la guerra e la comunicazione, le donne erano stati altri argomenti toccati nell’amichevole chiacchierata.

Luciano Ligabue nasce il 13 Marzo 1960 a Correggio (Re), dove tuttora risiede. Fin da piccolo si è lasciato contagiare dalla musica, fino a quando a sedici anni riceve in dono dal padre una chitarra classica. Da allora ha cominciato a scrivere canzoni: parecchie di queste sono state pubblicate, molte altre non hanno mai visto la luce. Scriveva canzoni anche mentre faceva tutte altre cose: il ragioniere, il bracciante stagionale, il metalmeccanico, il dee-jay, il promoter, il consigliere comunale...

Scriveva più che altro per se stesso, finchè un amico, Claudio Maioli (divenuto in seguito suo produttore esecutivo), lancia la sfida: mettere su un concerto al paese con un piccolo gruppo, gli "Orazero". Il 28 Febbraio 1987, in un circolo culturale di Correggio, Luciano Ligabue tenne il suo primo concerto. E’ del 1990, intitolato semplicemente "Ligabue" il suo primo album. Il primo pezzo "Balliamo sul mondo" ebbe subito molta fortuna con le radio, al punto che fece vincere a Luciano Ligabue il "Festivalbar" nella categoria "Giovani". Dopo quest’esperienza Ligabue parte con il "Neverending Tour", una serie interminabile di concerti (oltre 250) che lo portò in tutta Italia e che proseguì fino alla fine del 1993. A completare il gruppo si aggiunse durante la tournee Giovanni Marani, alle tastiere.

A Gennaio del 1993 arriva un nuovo album "Sopravvissuti e sopravviventi", un album certamente più cupo e duro dei due precedenti. Ad Ottobre 1994, "A che ora è la fine del mondo?" contiene, oltre alla cover del pezzo dei REM, altri sette pezzi inediti, ma non nuovi: si tratta, infatti, di canzoni scritte dallo stesso Liga negli anni precedenti, ma mai pubblicate. Nell´LP, infine, anche una versione live di "Urlando contro il cielo", un pezzo scritto in collaborazione con i "Negrita" ("L´han detto anche gli Stones") ed uno con i "Rats" ("Fuoritempo"). Il 1995 si apre con una nuova band, che si fa chiamare molto semplicemente "la Banda" ed è composta da Capitan Fede Poggipollini, Robby Sanchez Pellati, Antonio Rigo Righetti e Mel Carpenter Previte. “Buon compleanno Elvis", le cui canzoni sono arrangiate in una vecchia scuola elementare, si rivela essere una miniera inesauribile di singoli e permette a Ligabue di ritoccare ogni suo record di vendita arrivando a toccare il tetto del milione di copie. Quest´album segna il suo definitivo successo nel mondo della musica italiana: oltre un milione di dischi venduti, oltre 70 settimane di permanenza nella classifica degli album più venduti, il premio Tenco per la miglior canzone dell´anno (Certe notti) ed un duetto con Pavarotti in occasione del "Pavarotti & Friends". Inoltre "certe notti" verrà poi premiata come miglior canzone del decennio 1990-2000.

E´ il produttore Domenico Procacci a convincere Liga a cimentarsi nell´opera di regia: nasce così "Radiofreccia", presentato per la prima volta a Settembre al Festival del Cinema di Venezia dove, iscritto fuori concorso, raccoglie numerosi consensi. Un mese più tardi, precisamente il 16 Ottobre 1998, "Radiofreccia" esce nelle sale cinematografiche di tutta Italia. In poco più di tre mesi incassa oltre sette miliardi ai botteghini di tutta Italia, diventando così il settimo film nella classifica degli incassi delle produzioni italiane nel 1998. Ligabue ottiene grazie a "Radiofreccia" tre Nastri d´Argento (Miglior regista esordiente, miglior colonna sonora, miglior canzone) e due David di Donatello (Miglior regista esordiente e miglior colonna sonora). A quella del film si accompagna anche l´uscita del settimo album di Ligabue, "Radiofreccia: le canzoni", contenente alcuni classici degli anni ´70 che fanno parte della colonna sonora del film, le musiche composte dal Liga per il suo film e tre brani inediti. Uno di questi, "Ho perso le parole", consente a Ligabue di vincere il Premio Italiano della Musica nella categoria "Miglior canzone del 1998". Nel Maggio 1999 esce il singolo "Il mio nome è mai più", una canzone contro tutte le guerre, nata nel periodo della guerra nei Balcani, composta in collaborazione con Piero Pelù e Jovanotti.

Fine agosto 1999: le emittenti radiofoniche italiane iniziano a passare "Una vita da mediano", primo singolo che anticipa di qualche settimana l´uscita dell´album "Miss Mondo". Questo brano, dedicato a Gabriele Oriali, centrocampista operaio dell´Inter degli anni ´80, più che una semplice canzone rappresenta la filosofia di Ligabue. E´ lo stile di vita di chi non è nè tra i vincenti nè tra i perdenti, di chi sta in mezzo, tra la gente comune e non è, e non sarà mai una star. “Nome e cognome” arriva nell’isola per contagiare la ventata di happy hour…Cagliari si prepara a rivivere le emozioni dell’agosto 2000, Sassari è pronta per la domenica bestiale…

Nella foto Luciano Ligabue
13/9/2025
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