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Luigi Coppola 31 luglio 2006
Oltre venticinquemila: esplode il Ligadelirio
Cagliari chiama, Sassari risponde: oltre venticinquemila fan in festa per il rocker di Correggio nei due concerti sardi. Memorabile live allo stadio di Sassari: ventisette brani per 150 minuti da leggenda. “L’amore conta” è la speciale dedica ad Andrea Parodi
Oltre venticinquemila: esplode il Ligadelirio

SASSARI – Nell’ultima domenica fresca di luglio, lo stadio Vanni Sanna di Sassari è un’apoteosi. Il manto erboso pullula di ragazzi nell’attesa da ore ai piedi del palco imponente mai visto prima. Alle 21,20 il tempo si ferma per far posto alla leggenda. Sui due mega schermi sistemati ai lati dell’impianto scenico, luci digitali iniettano messaggi verdi fluorescenti: VOI SIETE QUI. Rotea il globo al pari di una navigazione internettiana, planetaria. Coordinate satellitari stringono il bersaglio, focalizzano l’Europa, poi l’Italia, la Sardegna: Sassari. Zoom iperbolico sullo stadio, primo piano sui visi concitati di ragazzi emozionati, visi rigati da lacrime. Esplodono a frotte megadecibel di watt: e’ “Il giorno dei giorni”. Camicia a righe, I want challenge, la scritta sulle spalle, bracciali e monili come amuleti, Luciano Ligabue, imbraccia la fender nera, e cantando: “…lo chiedo proprio a voi..- debutta rivolto alla folla - …fuori come va..?..” Il boato è la risposta di ventimila braccia al cielo che battono le mani al tempo del rock. “Tutti vogliono viaggiare in prima” è il secondo pezzo di un repertorio che include i principali brani della ricca produzione, alcuni tratti dall’ultimo album che titola anche il tour 2006: “Nome e cognome”. Ventisette saranno i brani suonati in oltre due ore di emozione e spettacolo. La prima dichiarazione ai suoi è una dedica speciale e sincera che segna ancor di più la notte magica. “…Soltanto l’altra sera a Cagliari abbiamo avuto l’onore sul palco d’avere Andrea Parodi…- scoppia l’applauso – lui è il coraggio, la forza e tanta volontà…”. Dedicata ad Andrea, “L’amore conta”. Tutto il pubblico la canta insieme: “…grazie per il tempo..è una grossa fantasia,…l’amore conta..”

Dodici musicisti, due band, un mega-palco, una mega-produzione. Quando si parla del Liga, non si può fare altro che pensare alle grandi produzioni e ai grandi numeri, e quelli che conducono questa tournèe sono davvero sorprendenti. Trenta sono i bilici sbarcati a Cagliari e Sassari per l’allestimento dei suoi concerti in Sardegna, di cui dodici solo per il palco, il famoso mega-palco. Cinque giorni per tirarlo su, con i suoi 60 m di larghezza e i 20 m di profondità, 149 le persone dello staff Barley Arts e Friends & Partners, aggiunte al nutrito personale messo a disposizione da Sardegna Concerti che l’imponenza dell’evento necessita tra audio, luci, video, palco, elettricisti, scenografi, addetti alla sicurezza, al servizio medico, al servizio di ristorazione e personale vario per montaggio/smontaggio palchi, assistenza tecnica, produzione logistica, e altri ancora. Un mega-impianto audio di 150.000 Watt, tale da coprire l’intera area del concerto, due mega-schermi da 50 mq ciascuno che mandano in diretta le immagini live insieme ai contributi video dedicati ad ogni canzone. Sono da brivido quelli dai caratteri in rosso che scorrono durante l’esecuzione di “Quella che non sei”. Ricordano le cifre delle vittime di anoressia e bulimia: tre milioni in Italia, sette milioni e mezzo i familiari coinvolti in queste patologie che incidono con una mortalità del 15%.

Mille, sono i Kilowatt necessari per alimentare l’impianto illuminotecnico, mega. Seicento gli ACL, le luci particolari che ricordano le scenografie anni ’70, dalle sensazioni vintage; centoquarantotto, è il numero dei corpi illuminanti, tra sagomatori motorizzati, 12 sky-art (i mega raggi laser che di solito vengono usati fuori dalle discoteche), una marea di luci e magie pirotecniche che illuminano una passerella che si raccorda a forma di X per chiudersi in un’area frontale che permette al protagonista rock dei Grandi Eventi 2006 di stare a stretto contatto con il pubblico, avvolto da un eccezionale abbraccio visivo e sonoro. Due le formazioni che lo accompagnano sul palco: quella degli inizi e quella di oggi. La prima, i “Clandestino”, la sua storica formazione con Max Cottafavi, Luciano Ghezzi, Gigi Cavalli Cocchi e Giovanni Marani che quest’inverno lo ha accompagnato nei piccoli club; la seconda, “La Banda”, il gruppo rodatissimo dall’artista di Reggio Emilia composto da Federico Poggipollini, Mel Previte, Robby Pellati, Niccolò Bossini, Antonio Righetti.

E’ il tempo di “Happy Hour”, il tormentone estivo cantato e ballato da tutti. Il rock forte e pulito lascia spazi ad esecuzioni soliste con la sola chitarra acustica: bellissime “Il mio nome è mai più” e “Piccola stella senza cielo”. C’è il violino shock di Mauro Pagani a seguire “Questa è la mia vita”.

Ancora adrenalina con “Le donne lo sanno”, “Balliamo sul mondo”. Prima del congedo con “Tra palco e realtà” che racconta le emozioni itineranti del cantante girovago, lo stadio torna alla sede naturale del luogo. “Una vita da mediano”, scritta per Lele Oriali e dedicata a Gennaro Gattuso, raddoppia le emozioni con i filmati delle reti mondiali di Berlino. Un boato, ogni volta che si gonfia la rete sino al ripetuto tripudio del rigore decisivo di Grosso. Non manca il vessillo interista oltre le bandiere dei 4 mori ed i cori: “chi non salta un francese è”. Nella leggenda di una notte che non vuol finire, c’è l’adunata finale. Tutti sul palco, lampeggiano i maxi schermi: Liga e i musicisti indossano tutti giacche blu con i risvolti dorati. Un congedo holiwodiano “Urlando contro il cielo”.

Lentamente si svuota lo stadio: defluisce la folla assistita da un efficiente servizio d’ordine. Tutti a casa ripensando e cantando “Certe notti”.
13/9/2025
Alle ore 18.30 si comincia con una degustazione di vini comprendente 3 calici selezionati e un buffet con sapori del territorio. Alle ore 19.30 poi, le note prenderanno vita tra corde, delicata elettronica e paesaggio sonoro. Info e prenotazioni: 3426476726 e 3201470339



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