A.B.
27 giugno 2015
Voci Nomadi a La Notte dei Poeti
Domani sera, intrigante anteprima per la 33esima edizione del Festival, in programma nella Cittadella dei Musei di Cagliari

CAGLIARI - "Voci Nomadi” nella Cittadella dei Musei di Cagliari per un'intrigante anteprima del 33esimo Festival “La Notte dei Poeti”, organizzato dal “Cedac. Domani, domenica 28 giugno, alle ore 18.30, tra gli antichi reperti della civiltà nuragica e dell'età fenicio-punica e romana, risuoneranno le arcane melodie e le insolite armonie del concerto del coro Cuncordu e Tenore de Orosei, con i maestri Tsogtgerel Tserendavaa e Ganzorig Nergui. Le tradizionali polifonie dell'Isola si intrecceranno al canto difonico caratteristico della Mongolia, in una performance di grande fascino, preludio sonoro al ricco cartellone della kermesse in programma da mercoledì 1 luglio a venerdì 7 agosto, fra il “Teatro Romano” di Nora e l'ex Municipio (ma anche nelle vie e nelle piazze) di Pula; ed ancora all'Anfiteatro di Monte Sirai a Carbonia e nel complesso medioevale de Lo Quarter ad Alghero. Il concerto di domani è organizzato dal Cedac, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Sardegna e con il Polo Museale della Sardegna, con il patrocinio ed il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e degli Assessorati alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione Spettacolo e Sport e del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, con il sostegno della “Fondazione Banco di Sardegna” e di “Sardinia Ferries”.
La suggestiva ipotesi di una possibile condivisione di alcuni elementi di linguaggio tra la sovrapposizione di suoni del tenore sardo e gli intervalli impiegati nel canto difonico in Mongolia, nonché le affinità suggerite dal timbro vocale gutturale, hanno forse incoraggiato, nella cornice multietnica del “Festival delle Musiche Sacre” di Fèz, un incontro tra culture musicali così lontane, radicate rispettivamente nelle montagne sarde e nelle steppe mongole. L'esperienza con i due cantori mongoli non è la prima collaborazione che il Cuncordu e Tenore de Orosei ha costruito con artisti provenienti da diverse realtà musicali: sono infatti progetti ambiziosi e perfettamente riusciti le colonne sonore dei film “The Wild Blue Yonder” e “The White Diamond”, di Werner Herzog, con la collaborazione di Ernst Reijseger al violoncello e del cantore senegalese Mola Sylla. Tserendavaa e Nergui rappresentano due differenti espressioni della tradizione del canto difonico Khoomij in Mongolia: se il primo è riuscito ad associare la tradizione delle steppe dell'Altai con il modello accademico di Ulaan Baatar, attraverso un canto difonico molto potente dall'ampio registro armonico, il secondo, autodidatta, ha saputo combinare gli stili mongolo e touva in una meravigliosa sintesi. I due artisti danno vita così ad una felice interpretazione dei canti di lode “magtaal”, in cui si fondono la tipica vocalità gutturale ed il canto difonico, accompagnandosi con i loro liuti “tovshuur” e con le loro viole “morin-khuur” dal manico a testa di cavallo.
Il Cuncordu e Tenore de Orosei (formato da Massimo Roych - voche, trunfa, flauto pipiolu; Mario Siotto – bassu; Gian Nicola Appeddu – contra; Piero Pala – mesuvoche; Tonino Carta - voche) ed i cantanti mongoli Tsogtgerel Tserendavaa e Ganzorig Nergui (che accompagnano le loro performances con alcuni strumenti tradizionali come la viella morin-khuur e, rispettivamente, il flauto tsuur ed il liuto tovshuur) saranno protagonisti ancora martedì 30 giugno, alle 21.30, al “Bar S'Isula”, sulla via del Mare, ad Orosei, nella regione delle Baronie. Il paese nella valle del Cedrino, circondato dal mare, tra spiagge bianchissime e scogli di granito rosa e basalto, ospiterà il secondo appuntamento della breve ed intensa tournée nell'Isola sotto le insegne del Cedac; e proprio durante il tour in Sardegna verranno registrati alcuni dei brani del prossimo cd, che racchiuderà la malìa di nuove e antiche polifonie, nell'intrecciarsi di canti sardi e mongoli. Le interessanti ed originali alchimie delle Voci Nomadi daranno infine il la al Festival La Notte dei Poeti, con il concerto inaugurale in programma mercoledì 1 luglio, alle ore 22, nel cortile dell'ex Municipio di Pula: un evento speciale (fuori abbonamento), che disegnerà un ponte ideale fra l'Isola dei nuraghi e le steppe dell'Asia, svelando insospettabili analogie tra l'uso degli armonici nel canto a tenore, espressione artistica emblematica della cultura agro-pastorale della Sardegna (come nel canto a cuncordu d'ispirazione religiosa) e le magiche diplofonie e triplofonie delle genti nomadi che vivono fra le alture della Mongolia ed il deserto del Gobi.
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