A.B.
23 luglio 2015
La magia di Bach per violoncello solo strega Bosa
A mezzanotte in punto, suggestione musicale a chiusura dell’ottava giornata del Festival Internazionale di Musica da Camera Bosa Antic

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BOSA - Bach, la notte ed un violoncello che risuona nelle strette vie del centro storico di Bosa. Niente di più suggestivo ieri sera (mercoledì), nella città del tempo, a chiusura dell’ottava giornata del Festival Internazionale di Musica da Camera “Bosa Antica”, che si chiuderà domenica 26 luglio Il grande violoncellista sardo Andrea Pettinau, ospite del festival per tenere una masterclass di strumento ed un corso di musica di insieme per archi, ha regalato ai tantissimi che hanno affollato la Chiesa del Rosario un concerto di inestimabile bellezza. Mezzanotte, questo l’orario scelto per l’evento, un connubio perfetto con il repertorio proposto: pubblico in religioso silenzio, luci appena accennate ad illuminare esclusivamente l’artista e tanta energia armonica che ha trasportato i presenti in una sortan di trance meditativa. Nel tardo pomeriggio, il cortile retrostante la Casa Deriu aveva visto l’esibizione degli ensemble di arpe e di flauti, dirette rispettivamente da Alessandra Manca e Jana Bitti, ed un quartetto d’archi, preparato da Alessio Manca.
Pettinau ha studiato violoncello nel Conservatorio di Cagliari con Franco Maggio Ormezowski. Si è perfezionato poi con Reine Flachot all’Ecole Normale de Musique di Parigi. Dal 1993 fa parte dell’Orchestre des Champs-Elysées con cui ha effettuato decine di incisioni e più di cinquanta tournée in tutto il mondo. Si è avvicinato alla musica antica nel 1990, come violoncello solista dell’Accademia del Settecento Italiano. Ha inoltre collaborato come basso continuo con cembalisti come Koopman, Dantone ed altri. Insegna al Conservatorio di Cagliari Musica d’insieme per strumenti ad arco e, negli ultimi anni, anche Violoncello moderno e barocco e Musica da camera. Suona in duo con Nicoletta Pintor.
Pettinau ha proposto due delle sei Suites, precisamente la prima e la seconda, composte da Johan Sebastian Bach per violoncello solo. Queste opere sono particolarmente significative nella storia degli strumenti ad arco e fanno di Bach uno degli innovatori più importanti della storia della musica: mentre fino al tempo del compositore era consuetudine che il violoncello suonasse parti di accompagnamento e le parti più melodiche nello stesso registro venivano affidate a strumenti della famiglia della viola da gamba, in queste suites, come in parti dei concerti brandeburghesi, al violoncello per la prima volta viene dato il rilievo che merita, promuovendoko come strumento per parti da solista.
Oggi (giovedì), ha preso il via l’attesissima masterclass del celebre pianista polacco Marian Mika. Alle ore 21, è in programma il concerto “Il Romanticismo felice” dei maestri Riccardo Ghiani al flauto, Andrea Pettinau al violoncello e Francesca Carta al pianoforte. Domani, venerdì 24 luglio, alle 19, la “Galleria Map” ospiterà il concerto deingiovani archi diretti dal maestro Eugene Kim. Alle ore 21, il Convento dei Cappuccini ospiterà il concerto dello straordinario pianista sardo, allievo di Ciccolini, Giulio Biddau, che offrirà un concerto in ricordo del grande maestro.
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