Mariangela Pala
26 luglio 2015
Criticità del Sistema sanitario: interrogazione al sindaco Wheeler
Il Poliambulatorio Asl di Andriolu ha gravi carenze strumentali e addirittura servizi inesistenti. Interrogazione da parte di un gruppo di cittadini

PORTO TORRES - Il Poliambulatorio Asl di Andriolu ha gravi carenze strumentali e addirittura servizi inesistenti come quelle di Radiologia, mai ripristinate seppure richieste più volte dai medici di famiglia. Le problematiche più gravi sono il servizio di Ginecologia, (chiuso nei giorni scorsi), Fisiatria, Dermatologia, Odontoiatria e il Centro di igiene mentale. «Il Piano di riforma degli enti sulla salute aveva dunque previsto interventi finalizzati all’attivazione della Casa della Salute e comunque all’attuazione di obiettivi strategici prioritari. Purtroppo, a tutt’oggi, nulla risulta realizzato», denuncia il vice coordinatore del Partito dei Sardi, Nando Nocco.
Nei giorni scorsi per affrontare l’emergenza del sistema sanitario in città, il PdS, convocato dal coordinatore Alessandro Pinna, ha promosso una raccolta di firme, estesa ai cittadini e accompagnata da una interrogazione al Sindaco per sostenere l’efficienza della sanità pubblica a Porto Torres e chiedere sul perché di questo disservizio. In quell’incontro il dirigente del Pds Nocco, ha messo in evidenza la carenza dei servizi sanitari essenziali e la scomparsa della medicina specialistica, «una grossa falla, con disagi e tempi d’attesa lunghi e insostenibili per i pazienti di tutte le fasce di età, costretti ad affrontare grosse difficoltà prima di poter effettuare visite e accertamenti diagnostici, spesso d’importanza vitale, presso la struttura Andriolu».
Nessuna risposta è mai arrivata da parte della Asl sui gravi disservizi che regnano nel Poliambulatorio, neanche sui locali che avrebbero dovuto ospitare i servizi specialistici. In una città, centro di gravi patologie come testimoniato dall’ultimo studio Sentieri, che mette in evidenza l’aumento di malattie tumorali, il servizio sanitario deve essere necessariamente garantito, almeno nei livelli minimi essenziali, soprattutto a coloro che non hanno le possibilità economiche di rivolgersi alle strutture private a pagamento o che sono impossibilitate a recarsi a Sassari. In molti tra i cittadini firmatari dell’interrogazione hanno raccontato che, spesso, dalla prenotazione all’effettuazione della visita specialistica intercorrono settimane e mesi e alcune visite vengono proposte a diversi chilometri dalla città, come Bono o Nuoro.
Inoltre tanti cittadini, in particolare gli anziani, chiedono l’attivazione di collegamenti frequenti con autobus per poter raggiungere il centro sanitario, molto lontano dal centro abitato. «E’ necessario che la comunità faccia sentire la propria voce. Anche perché parliamo di una città sede di un porto e di un polo produttivo, con una posizione baricentrica rispetto ad altri centri del Golfo Asinara, ed un bacino demografico consistente, circa 22mila abitanti, nel quale è necessario un presidio sanitario adeguato», ha sottolineato il coordinatore Pds, Pinna.
Da ciò, l’opportunità di un gruppo di cittadini che ha sottoscritto l’interrogazione (circa 100 firme), di rivolgersi al sindaco Sean Wheeler, come responsabile della salute e della sicurezza, per invitarlo, in base all’art. 63 dello Statuto comunale di Porto Torres, a discutere in Consiglio della grave e carente situazione della sanità Pubblica presente i città, sede di distretto sanitario.
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