A.B.
1 agosto 2015
Scuole ad indirizzo musicale: sinergie, programmazione, didattica
Il Coordinamento docenti di strumento e musica della Sardegna discute le linee per il 2016-2020. Perra e Deiara disegnano il futuro prossimo dell’istruzione musicale in Sardegna

ELMAS - Un “tormentone” estivo di alcuni anni fa diceva “Dammi tre parole”, e tre sono le parole-guida che il responsabile del Coordinamento regionale docenti di strumento musicale e musica della Sardegna Ignazio Perra ed il referente del centro-nord dell’Isola Antonio Deiara hanno dato ai nuovi insegnanti delle diverse province riuniti all’Ics “Monsignor Saba” di Elmas, istituto leader diretto dalla preside Annalisa Flaviani: sinergie, programmazione, didattica. Sinergie interne al Coordinamento, cioè il mettere a confronto i docenti di strumento e musica delle scuole di ogni ordine e grado della regione su problemi concreti e prospettive di crescita esponenziale della “Filiera dell’Istruzione musicale della Sardegna”.
Sinergie esterne, quindi la condivisione di scelte operative con i sindacati Flc Cgil, Cisl, Snals e Gilda, sia nella fase di confronto con l’Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell’Istruzione (diretto da Francesco Feliziani, che ha mostrato grande sensibilità per le discipline musicali), sia nel rispondere alle problematiche segnalate dal Coordinamento. Antonio Todde della Cisl ed Angelo Concas dello Snals non si sono sottratti al fuoco di fila delle domande dei singoli professori, nel caos in cui la Legge107 lancia i primi vagiti.
Programmazione, per ottimizzare il segmento della formazione dei nuovi docenti, curato dai Conservatori di Musica di Cagliari e Sassari, e le scelte degli strumenti dei nuovi Indirizzi Musicali richiesti dalle singole Istituzioni scolastiche; programmazione scuola-territorio, come insegnava Francesco De Bartolomeis già negli anni Ottanta del secolo scorso, finalizzata a prevenire i fenomeni di abbandono scolastico, e conseguenti devianza giovanile e microcriminalità, e valorizzare le eccellenze. «E’ indispensabile l’impegno di tutti i nuovi insegnanti – sostiene Perra – che dovrebbero svolgere un lavoro capillare di promozione di nuovi Corsi strumentali nelle scuole, collaborando con i dirigenti scolastici e i colleghi, anche in merito al Piano dell’Offerta Formativa e all’organico funzionale e di potenziamento. Da discutere anche criteri omogenei per tutti i corsi strumentali. L’obiettivo finale è avere almeno un Indirizzo musicale in tutte le Scuole Medie ed Elementari della Sardegna e un congruo numero di Liceo Musicali».
Didattica, perché, come ricorda Deiara: «gli Indirizzi musicali si devono prima ottenere e poi mantenere. La Scuola Media non è una sezione staccata del Liceo Musicale o del Conservatorio. Ci troviamo di fronte a ragazzi tra gli undici e i quattordici anni che non sono obbligati ad intraprendere gli studi strumentali nello sviluppo del loro percorso formativo. Attenzione ai professori “talebani del pentagramma”, produttori di insuccessi scolastici e conseguenti abbandoni». Nell’ultimo quinquennio, l’offerta formativa musicale, per gli alunni della Sardegna, è passata da ventisette a trentanove Indirizzi Musicali nelle Medie della Provincia di Cagliari, da tredici a trentadue in quelle di Sassari, oltre alle nuove aperture di Nuoro ed Oristano. Un patrimonio culturale ed occupazionale da curare ed arricchire anche nel futuro prossimo.
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