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A.B.
16 settembre 2015
L´ex Caserma di Alghero come la Leopolda
Partecipata riunione con le associazioni operanti in città sul futuro dell´ex caserma dei carabinieri di Alghero. Presenti il sindaco Mario Bruno, l´assessore comunale alla Cultura Gabriella Esposito, numerosi amministratori e consiglieri comunali di maggioranza

ALGHERO - Tra breve la pubblicazione del bando per la gestione condivisa degli spazi oggi occupati da "ResPubblica". In un'ottica di partecipazione sulla falsa riga di tante realtà già presenti e operanti con successo in molte zone d'Italia (tra gli esempi riportati quello della Leopolda di Pisa). «Sono davvero contento dell'incontro con le associazioni della città, quelle vive, vivaci, vere, che costituiscono il cuore pulsante della nostra comunità. Diverse per età, per oggetto sociale, per formazione, per composizione. Sono una ricchezza, un valore incommensurabile che abbiamo accanto». Così, il sindaco di Alghero Mario Bruno, all'indomani della partecipata riunione svoltasi ieri (martedì), nella sala conferenza de Lo Quarter, con i referenti delle realtà associative che operano in città nei settori più diversi.
Troppo piccoli gli spazi della “Fondazione Meta” per accogliere l'incontro promosso dall'Amministrazione Comunale, così la carovana degli intervenuti si è spostata nel rinnovato complesso di San Michele. Accanto al sindaco, l'assessore comunale alla Cultura Gabriella Esposito, numerosi amministratori e consiglieri di Maggioranza (che nei giorni scorsi hanno votato il progetto in Consiglio Comunale), i dirigenti ed il presidente della Fondazione Meta Pietro Alfonso. E' la prima volta che ad Alghero si mettono al centro dei ragionamenti i giovani e la loro creatività, insieme alle tante persone che in silenzio e con enormi sforzi operano quotidianamente nel sociale.
E' questo l'obbiettivo che s'intende realizzare nell'ex Caserma di Via Simon, offrendo alla città un centro multifunzionale e multiculturale gestito da un'associazione "ombrello" rappresentativa e plurale, che possa coordinare e guidare il progetto in tutta la sua potenzialità: arte, cultura, musica, incisioni, film, fotografia, sostegno ai più deboli e teatro. Sarà una vera e propria casa della città aperta alle persone accanto al centro della cultura, al sistema museale, all'officina per lo sviluppo dell'imprenditorialità ed al Teatro Civico. «E' meglio un luogo vivo che un altro museo, che pur a due passi sorgerà - precisa il primo cittadino, sottolineando come “i giovani sono fondamentali per la comunità e hanno bisogno di luoghi in cui esprimersi. Per loro possiamo riqualificare anche i beni più importanti e belli della città per donare e farci donare una esperienza davvero di unità e di socialità, insieme a persone di tutte le età e condizioni», ha concluso Mario Bruno.
Nella foto: un momento dell'incontro di martedì a Lo Quarter
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